Luglio 2017, appurato il risultato di voto al ballottaggio delle Comunali, per qualche mese avevo cercato di darmi ragione del non poter incidere sullo sviluppo turistico di Asti e dell’Astigiano, avendo perso la compagine politica che avevo appoggiato, quale tecnico, e vedendo salire agli onori assessoriali Loretta Bologna. Buon per lei, mal per me.
E allora? Allora ho iniziato a raccontare una città e un territorio con una sistematicità e perseveranza mai viste o ipotizzate prima. Raccontare e stimolare al massimo la Comunità locale a fare lo stesso. A partecipare alla promozione territoriale. Per strada ho avuto la fortuna, serve anche quella, di incontri e collaborazioni di ben alto livello e, giorno dopo giorno, un mare di persone ha iniziato a vedere in modo diverso i nostri posti bellissimi.
In sette anni si è visto e fatto di tutto e di più, risultati inclusi, con, al netto del duro e lungo intervallo del covid, crescita, crescita e crescita. Risultati che hanno visto, anno dopo anno, salire assai più del prevedibile i flussi turistici del capoluogo e di gran parte dell’Astigiano. Crescita con incrementi percentuali a due cifre.
Ne ho scritto spesso, qui e altrove: la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, unico, irripetibile, bellissimo, è un elemento indispensabile per favorire lo sviluppo locale, anche economico. A volte basta una foto o l’entusiasmo in un commento per farlo, se sono poi migliaia, mooolto meglio. Molti, moltissimi astigiani hanno seguito i miei suggerimenti, i miei inviti e hanno iniziato, con passione e consapevolezza di ruolo ed obiettivi, a raccontare il proprio territorio.
Ecco, ora ci siamo e tanti ci hanno pure preso gusto, con l’orgoglio di chi mostra e celebra figli o nipoti. L’importante è però continuare, aumentare l’impatto positivo di ogni singolo, da goccia ad onda, fino a marea. E, guardando ogni giorno molto di quanto pubblicato tra Asti e dintorni, ci siamo quasi. Grazie.