Attualità | 21 novembre 2024, 16:47

Impianti per rinnovabili: misure più restrittive per salvaguardare il paesaggio nelle zone tampone del sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato”

La giunta regionale ha dato il via libera alla verifica della compatibilità paesaggistica e ambientale degli impianti, fotovoltaici a terra o agri voltaici

Impianti per rinnovabili: misure più restrittive per salvaguardare il paesaggio nelle zone tampone del sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato”

Misure più restrittive a salvaguardia del paesaggio per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra e agri voltaici nelle zone tampone (Buffer zone) che circondano i paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.

Lo ha stabilito una delibera, approvata dalla Giunta, con la quale vengono fornite indicazioni per la verifica della compatibilità degli impianti, siano essi fotovoltaici a terra o agri voltaici, con il contesto paesaggistico e ambientale delle zone cosiddette Buffer per garantire un elevato livello di salvaguardia del paesaggio. In particolare, i progetti dovranno essere corredati da uno studio che attesti la compatibilità dell’intervento con il contesto paesaggistico nel quale si andrebbero ad inserire verificando allo stesso tempo che le opere non interferiscano con le visuali aperte dei principali punti di osservazione del paesaggio, garantiscano l’apertura visiva lungo i percorsi panoramici e non interferiscano con il paesaggio vitivinicolo e con quello dei crinali e delle dorsali delle colline. I progetti saranno sottoposti al parere della Commissione locale per il paesaggio.

"Abbiamo voluto tutelare il paesaggio in aree di grandissimo pregio sia turistico che enogastronomico - commenta l’assessore regionale all’Ambiente e Energia Matteo Marnati - L'obiettivo è trovare un equilibrio tra l'installazione di fonti energetiche rinnovabili ed il contesto circostante soprattutto se di grande valore. In attesa dell'adozione della legge sulle aree idonee questa delibera permette di definire meglio quali elaborati presentare in merito alla compatibilità con il contesto paesaggistico ed ambientale circostante".

"La delibera diventa uno strumento efficace anche sotto il profilo urbanistico per agevolare i Comuni a recepire in tempi rapidi nei propri piani regolatori le linee guida fissate dall’Unesco – sottolinea l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, paesaggistica e urbanistica Marco Gallo - Attualmente di tutti i Comuni ricompresi nel sito Unesco circa il 75% ha avviato le procedure di adeguamento dei propri piani regolatori alle Linee guida, predisponendo le analisi paesaggistiche preliminari e avviando la successiva variante urbanistica, mentre il 20% di essi ha concluso le procedure di adeguamento con l’approvazione della variante urbanistica, protezione aggiuntiva in più verso i beni valorizzati. Le nuove misure a salvaguardia del paesaggio appena approvate vanno in quella precisa direzione".

Il sito Unesco “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato” comprende 29 comuni in “Core zone” (zone di eccellenza) che si dividono in sei componenti (La Langa del Barolo, Il Castello di Grinzane Cavour, Le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti spumante e il Monferrato degli Infernot).

Le Buffer zone interessano il territorio di 99 comuni; complessivamente tra Core e Buffer zone sono interessati i territori di 100 comuni, di cui 1 totalmente in Core (Cella Monte in provincia di Alessandria), 28 tra Core e Buffer e 71 in Buffer.

Cs

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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