La carenza di personale sanitario continua a gravare pesantemente sui servizi pubblici, con effetti tangibili anche sul Punto di Primo Intervento (PPI) di Nizza Monferrato. Tra le criticità, spicca la chiusura anticipata del servizio di Radiologia, operativo solo fino alle 16, in contrasto con gli altri servizi d'emergenza del presidio Santo Spirito, che rimangono attivi fino alle 20. È quanto emerso dalla risposta fornita in Consiglio Regionale al question time presentato dal consigliere Fabio Isnardi, esponente del Partito Democratico.
Isnardi, pur riconoscendo la puntualità delle spiegazioni fornite dall’assessore Gian Luca Vignale, ha dichiarato: “Apprezzo l’annunciata intenzione di risolvere il problema, ma non posso accettare che ci si limiti a giustificare questa situazione con la sola mancanza di personale”. L’esponente del PD ha sottolineato come la questione richieda un intervento più deciso, evidenziando i dati esposti durante la seduta.
Un servizio fondamentale per il territorio
Dal 1° maggio al 31 ottobre, il PPI di Nizza Monferrato ha registrato 4.789 accessi, un numero significativo che testimonia l’importanza del servizio per il territorio. Solo 200 pazienti, secondo i dati presentati, sono stati trasferiti al Pronto Soccorso di Asti nello stesso periodo. Questo dato, secondo Isnardi, conferma l’efficacia e l’autonomia del presidio, ma non tiene conto di quanti evitano di recarsi a Nizza sapendo della limitata disponibilità del servizio radiologico. “Chi sa che la radiologia chiude alle 16 si rivolge altrove, un chiaro segno di sfiducia e difficoltà”, ha evidenziato il Consigliere.
Isnardi ha anche posto l’accento su un tema di più ampia portata, richiamando il dibattito sull’autonomia differenziata e i livelli essenziali di assistenza. “Gli abitanti della Valle Belbo, così come chi vive lontano dai grandi centri piemontesi, non devono rassegnarsi a essere cittadini di serie B”, ha dichiarato. L’esponente democratico ha aggiunto che le richieste della popolazione sono chiare: una sanità pubblica efficiente, che tenga conto anche del crescente sviluppo economico e turistico dell’area.
La questione sollevata da Isnardi riflette una problematica comune a molte aree svantaggiate: la necessità di un impegno concreto e di risorse per garantire parità di accesso ai servizi essenziali. “Non possiamo ignorare l’urgenza di investire in modo strutturale per evitare che interi territori vengano trascurati”, ha concluso il consigliere democratico, chiedendo alla Regione Piemonte di adottare misure tempestive per superare queste disuguaglianze.