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Attualità | 21 novembre 2024, 11:18

Asti lancia 'Kids Zone': innovazione e inclusione per il futuro dei più piccoli [FOTO E DOUMENTO]

Grazie all'utilizzo innovativo di QR code, i genitori avranno accesso immediato a preziosi consigli sullo sviluppo neuropsicomotorio dei loro bambini. Sabato un seminario ad Uniastiss per gli operatori dei servizi d'infanzia

Le immagini della presentazione del progetto (Merphefoto)

Le immagini della presentazione del progetto (Merphefoto)

In un'era sempre più digitale, Asti fa un passo avanti nell'assistenza all'infanzia con il progetto "Kids Zone". Grazie all'utilizzo innovativo di QR code, i genitori avranno accesso immediato a preziosi consigli sullo sviluppo neuropsicomotorio dei loro bambini. Questa iniziativa all'avanguardia, che integra tecnologia e pedagogia, si inserisce in un più ampio programma di potenziamento dei servizi per l'infanzia, volto a sostenere l'occupazione femminile e a ridurre le liste d'attesa negli asili nido. Il progetto, nato dalla sinergia tra il Comune e diverse associazioni locali, promette di rivoluzionare l'approccio all'educazione precoce, offrendo supporto concreto alle famiglie astigiane.

Il Comune di Asti ha partecipato e vinto un bando regionale che metteva a disposizione fondi per l'apertura di asili nido, al fine di ridurre le numerose liste d'attesa. In parallelo la Consigliera di Parità della Provincia di Asti Loredana Tuzii, insieme a Aidm, Soroptimist, Ordine dei Medici, Unicef, Biblioteca Giorgio Faletti, Cpo dell'Ordine degli Avvocati e Associazione Genitorinsieme hanno sottoscritto una lettera di Intenti per cooperare in un progetto di offerta formativa sugli asili nido che ben si integra con l'aumento della disponibilità di maggiori posti resa disponibile dal Comune grazie al bando regionale vinto.

Continuiamo a collaborare sempre nell'interesse dei cittadini per migliorare la qualità di vita dei nostri pazienti", ha esordito il Presidente dell'Ordine dei Medici Claudio Lucia. "Grazie a questa sinergia, siamo sempre disponibili a partecipare a questi eventi, a qualsiasi tipo di iniziativa che vada a beneficio della comunità."

Il sindaco Maurizio Rasero, intervenuto anche in qualità di Presidente della Provincia, ha sottolineato l'importanza della collaborazione istituzionale: "Era doveroso essere qui oggi per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto e per tutta l'attività che svolgono durante l'anno. Vedo qui la nostra consigliera di parità recentemente rinominata, segno che il lavoro svolto in questi anni è stato apprezzato e l'amministrazione ha voluto dare continuità. Sono qui soprattutto per testimoniare una vicinanza e un ringraziamento all'Ordine dei Medici per l'attività che svolge quotidianamente e per sapersi porre nei confronti delle istituzioni con il giusto garbo. 

Anche quando c'è da fare un'osservazione, un conto è la maleducazione, un conto è cercare di fare l'interesse della categoria e soprattutto l'interesse di coloro che da questa categoria ricevono servizi indispensabili. Nel febbraio del 2020, una domenica, ci siamo riuniti all'inizio del Covid. Con l'Ordine dei Medici siamo usciti a iniziare questo iter che è stato molto importante. Ci sono state poche amministrazioni che nel periodo più buio degli ultimi cent'anni si sono messe pancia a terra per far andare avanti la città."

Le prime discriminazioni per una donna nascono dal non poter lavorare

L'assessore Loretta Bologna ha illustrato i dettagli del progetto: "Circa un anno fa sono stata contattata dalla consigliera Tuzii proprio in merito ai nidi. Ci siamo chiesti cosa potevamo fare di concreto per sostenere le donne che lavorano. La prima discriminazione che può avvenire nei confronti di una donna è il fatto di non poter lavorare perché non trova posto al nido, non riesce a sistemare i bambini, e quindi non può essere alla pari del suo compagno o marito."

"Abbiamo partecipato a un bando della Regione Piemonte", ha continuato la Bologna. "Abbiamo contattato tutti i nidi, sia comunali che privati. I nidi comunali di Asti sono ancora tra i pochi in Italia ad essere tutti in capo al Comune, un'eccellenza nel nostro territorio. Questo ci consente di avere un discorso di continuità didattica, in linea con la direzione regionale che va verso un percorso 0-6 anni."

Entrando nei dettagli operativi, ha spiegato: "Abbiamo fatto presente che chi aveva intenzione di aprire sezioni in più, vista la lista d'attesa, aveva la possibilità di ricevere fino a 7.000 euro per bambino dalla Regione Piemonte. Faremo una manifestazione di interesse dove potranno aderire tutti i nidi. Noi pagheremo la differenza in cambio di una disponibilità di posti per i bambini in lista d'attesa del Comune. Sulla base delle nostre tariffe, con presentazione di dichiarazioni ISEE, verrà applicato un tariffario che va da un minimo a un massimo, e noi integreremo la retta per la differenza."

La rappresentante dell'associazione promotrice del progetto, Loredana Tuzii, ha poi preso la parola: "Siamo partiti più di un anno fa per pensare a qualcosa di concreto ed efficace sul territorio. L'asilo nido è una risposta intelligente ed efficace per l'occupazione femminile. Le statistiche sono chiare: purtroppo la donna ha difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, e questo procura un danno al PIL, non solo del paese, ma anche regionale e locale."

"Più donne che lavorano significa sicuramente un benessere per la famiglia", ha continuato. "In queste giornate, poi, si parla anche di violenza economica: una donna che non ha un supporto economico non ha la libertà di scelta ed è vincolata a stare con un uomo magari maltrattante o violento. L'obiettivo era quello di creare qualcosa che andasse in questa direzione."

La promotrice ha poi elencato le collaborazioni attivate: "Abbiamo iniziato a gennaio dell'anno scorso con una lettera di intenti firmata con l'ADM, il CPO degli Avvocati, Soroptimist, Unicef e, recentemente, anche la biblioteca Astense Giorgio Faletti con il progetto 'Nati per leggere'. Abbiamo creato sinergie importanti."

"Sono sempre lieta di farmi portavoce in Consiglio regionale di iniziative utili" ha affermato la consigliera regionale Debora Biglia nel suo breve saluto. 

In tribunale ad Asti una stanza per la genitorialità

"Come Comitato Pari Opportunità presso l'Ordine degli Avvocati di Asti, abbiamo una funzione sociale fondamentale," ha spiegato Barbara Odarda "Siamo particolarmente attenti ai temi discriminatori e ai fattori di rischio, inclusi quelli legati al genere, che sono oggetto del nostro costante approfondimento e aggiornamento professionale."

La presidente ha poi annunciato: "Durante l'evento di sabato, forniremo indicazioni concrete per accedere al fondo regionale destinato alle persone vittime di discriminazioni. Questa iniziativa si inserisce perfettamente nel nostro impegno per la parità di genere e l'inclusione sociale."

Odarda ha ricordato un'importante realizzazione del Comitato: "Alcuni anni fa abbiamo inaugurato in Tribunale ad Asti una stanza per la genitorialità, un benefit stop che accoglie l'utenza del Tribunale, inclusi professionisti, personale di cancelleria e magistrati. L'anno scorso l'abbiamo potenziata con un servizio di babysitting, gettando le basi per questa collaborazione più ampia."

"Estendere queste iniziative pregevoli a tutta la collettività è fondamentale" ha sottolineato Odarda. "La giornata di oggi assume un significato particolare, considerando che ieri, 20 novembre, si è celebrata la Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Offrire sul territorio un'offerta formativa e un ausilio concreto per le famiglie è di cruciale importanza per garantire i diritti dei più piccoli e sostenere i genitori lavoratori."

Un seminario ad Uniastiss per gli operatori dei servizi d'infanzia

 Al fine di illustrare il progetto realizzato dai suddetti attori con la fattiva collaborazione di Maria Gabriella Saracco, Presidente AIDM Associazione Donne Medico e Presidente Soroptimist, si è ideato un momento di formazione, condivisione, confronto e dialogo dedicato alla tematica dell'inclusione della donna nei vari contesti, sociali, lavorativi, sanitari e di vita quotidiana. Contestualmente verrà pubblicizzato nell'intera provincia un manifesto con QR-CODE con cui saranno messe in evidenza tutte le azioni volte a interventi di prevenzione e promozione della salute di bambini e bambine esplicitate in varie lingue.

Le varie professionalità che interverranno porteranno ciascuna la loro visione di settore per contribuire ad accrescere informazioni e conoscenze utili nella gestione dei diversi ruoli che la donna è chiamata oggi a ricoprire.

Presenzieranno e interverranno all'evento, in programma sabato prossimo ad Uniastiss:

Rossana Bagna della Neonatologia Universitaria Clinica Sant'Anna Città della Salute e della Scienza di Torino, che potrà offrire il suo contributo sulla tematica delle patologie neonatali e sulle azioni di prevenzione;

Simonetta Carzino, Odontoiatra che affronterà argomenti legati al trattamento dell'apparato dentale, in termini di igiene e prevenzione;

Gloria Fasano, Psicologa e Presidente UNICEF che riporterà l'attenzione sulle tematiche dell'accoglienza e di tutte le azioni finalizzate all'integrazione di donne e bambini;

Barbara Odarda, Avvocato, Presidente CPO Avvocati di Asti neo Consigliera Di Parità Supplente, che contribuirà con informazioni utili dal punto di vista giuridico e legale;

Roberta Barbaro - Presidente ONLUS Genitorinsieme, parte attiva delle azioni promosse sul territorio che vedono coinvolte le famiglie e la figura genitoriale, presenterà e promuoverà il lavoro svolto dall'Associazione Genitorinsieme.

Si è valutato di proporre questa giornata ai professionisti dei servizi educativi operanti zerosei della Città di Asti e della Provincia di Asti in quanto direttamente coinvolti in queste tematiche in ambito lavorativo, dovuto allo stretto contatto quotidiano con bambini e famiglie, I servizi educativi non possono naturalmente essere sostitutivi di azioni che attengono ai professionisti del settore, ma riteniamo sia estremamente vantaggioso fornire tutte le informazioni utili a indirizzare la cittadinanza verso scelte di prevenzione e di attenzione nei confronti della salute psicofisica di donne e bambini e in relazione alle scelte quotidiane che la donna è chiamata a compiere con maggior consapevolezza. Riteniamo che le professionalità operanti sui servizi educativi possano considerarsi un canale efficace attraverso cui far passare informazioni di importante rilevanza.

 Le schede sono visionabili, in diverse lingue, a questo link: https://eismart.co.uk/resources/

Alessandro Franco

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