Agricoltura - 20 novembre 2024, 07:21

Coldiretti Piemonte in Consiglio regionale manifesta contro il nuovo piano di qualità dell'aria in discussione nelle prossime settimane

La consigliera astigiana Biglia (FI): "Il nostro territorio deve essere sostenuto quanto più possibile, il lavoro agricolo va tutelato e garantito"

Una delegazione di Coldiretti Piemonte ha manifestato ieri davanti alla sede del Consiglio regionale contro il nuovo Piano della qualità dell’aria. La delegazione è stata poi ricevuta dal presidente Davide Nicco, dai componenti dell’ufficio di presidenza e da numerosi consiglieri regionali sia di maggioranza, sia di opposizione.
Bruno Mecca Cici, vicepresidente di Coldiretti Piemonte, ha espresso ai politici presenti le preoccupazioni degli agricoltori per le norme del nuovo Piano per la qualità dell’aria che sarà discusso in Consiglio regionale nelle prossime settimane.
“Per gli allevatori le norme che state scrivendo non sono sostenibili: la copertura delle vasche dei liquami, l’avviso sette giorni prima dello spandimento di liquame sul terreno e i divieti di abbruciamento delle sterpaglie sono per noi obblighi troppo impegnativi che non riusciremo a rispettare. Così rischiamo di chiudere – ha affermato Mecca Cici – Siamo disposti a collaborare per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo tutti e stiamo già facendo grandi sforzi ma imporre questi obblighi per noi è troppo”.

Alle richieste di Coldiretti hanno risposto il presidente Nicco e Claudio Sacchetto, presidente della Commissione Agricoltura: “Molte delle vostre richieste sono già comprese negli emendamenti che verranno presentati in Aula. Il Piano entrerà in vigore il primo gennaio 2026, quindi abbiamo ancora tempo per riflettere e valutare anche i nuovi sistemi che l’Università sta studiando per limitare l’impatto degli allevamenti sulla qualità dell’aria. Faremo un incontro con voi con le Commissioni Ambiente e Agricoltura e presenteremo un ordine del giorno sull’argomento”.
La presidente del gruppo consiliare Pd Gianna Pentenero è intervenuta sottolineando che “il documento è molto complesso, presenteremo emendamenti che saranno vagliati dalla Giunta regionale. In altre zone d’Italia sono state trovate altre soluzioni a questi problemi, dobbiamo confrontarci con loro anche se la Pianura padana ha caratteristiche proprie”.
La consigliera Gianna Gancia (Lega) ha ricordato: “Ho preso contatti con altre aree simili alla nostra in Europa, per cercare di trovare soluzioni. Le vostre richieste sono legittime e credo ci siano ampi margini per accogliere le vostre istanze”.

"Come Forza Italia siamo sicuramente vicini alle preoccupazioni espresse a Palazzo Lascaris dalla Coldiretti sull’aggiornamento del Piano della Qualità dell’aria". Ad affermarlo la consigliera di Forza Italia in Regione Piemonte Debora Biglia.

 Coldiretti, in particolare, chiede una revisione del Piano Stralcio Agricoltura e l’eliminazione della misura che dispone l’obbligo di copertura del cumulo in concimaia e di copertura dei cumuli stoccati nella fase di stoccaggio dei reflui palabili; un differimento dei termini per lo stoccaggio dei liquami, una semplificazione degli adempimenti in materia di controlli per quanto riguarda la fase di spandimento e l’attivazione immediata del meccanismo del semaforo per l’individuazione delle finestre per l’abbruciamento dei residui vegetali. 

"Siamo certi insieme ai colleghi Ruzzola, Beccaria, Buzzi Langhi, Fava e Graglia che possa essere trovato un punto di contatto e di sintesi con gli agricoltori per non mettere in difficoltà un comparto che sta già affrontando in molti suoi segmenti dei problemi conseguenti ai danni da maltempo e da cambiamenti climatici oltre il rincaro dei costi conseguente alla crisi bellica"  

 Conclude Biglia: "Il nostro territorio deve essere sostenuto quanto più possibile, il lavoro agricolo va tutelato e garantito con tutte le forze possibili".

Redazione