La velocità rappresenta una delle principali cause di incidenti stradali in Italia, con ripercussioni gravi anche nella realtà Astigiana, in cui si registrano spesso sinistri dovuti all'eccesso di velocità, un fenomeno che si inserisce in un quadro nazionale preoccupante. Questo tema è al centro del convegno "Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime", in corso oggi a Roma, dove esperti e istituzioni analizzano dati e strategie per ridurre gli incidenti.
Secondo la quarta edizione della ricerca sugli stili di guida commissionata da Anas e condotta da CSA Research, il 51% degli italiani non considera pericoloso superare i limiti di velocità. Solo il 34,7% ritiene importante rispettarli, mentre il 16,4% crede che un guidatore esperto possa ignorarli senza rischi. Questi dati emergono da interviste a un campione di 4.000 persone e da oltre 3.500 osservazioni dirette su strade di vario tipo.
Il tratto piemontese sotto la lente: il RA10 Torino-Caselle
Tra le tratte analizzate spicca il Raccordo Autostradale RA10 Torino-Caselle, uno snodo fondamentale per il traffico piemontese. Qui, come in altre arterie monitorate, sono stati rilevati comportamenti di guida preoccupanti, tra cui il superamento dei limiti di velocità, che riguarda una vettura su dieci. In particolare, l’1,2% degli automobilisti supera del 20% il limite consentito, evidenziando un rischio significativo per la sicurezza.
Il RA10 Torino-Caselle è stato anche oggetto di osservazioni dirette, che hanno coinvolto due rilevatori all’interno di un veicolo per monitorare il comportamento degli automobilisti in transito. I dati raccolti saranno fondamentali per orientare le prossime campagne di sensibilizzazione e gli interventi infrastrutturali.
L'indagine ha evidenziato anche altri comportamenti pericolosi: l’11,4% degli intervistati ritiene accettabile distrarsi alla guida, mentre solo il 55,4% attribuisce gli incidenti a comportamenti errati. Il 60,1% considera utile il Codice della Strada, ma ben l’8,4% giudica irrilevanti i rischi legati all’uso di alcol o droghe. Nonostante questi dati critici, migliorano alcune abitudini, come l’uso del cellulare alla guida, sceso al 7,4% dal 9,6% dello scorso anno.
L’indagine mostra segnali incoraggianti per quanto riguarda l’uso delle frecce e delle cinture di sicurezza. Tuttavia, rimangono differenze tra le fasce d’età: gli under 40 tendono a usare più spesso il cellulare alla guida, mentre gli over 60 risultano più negligenti con le cinture. Sorprendentemente, la fascia 40-60 anni si dimostra la più virtuosa.
Gli investimenti per la sicurezza stradale
Anas ha ribadito l’impegno nel migliorare la sicurezza della propria rete, anche attraverso importanti investimenti in manutenzione programmata e innovazione tecnologica. Nei primi sei mesi del 2024, sono stati spesi 780 milioni di euro, di cui 318 milioni destinati a ponti e viadotti, 184 milioni al rifacimento del manto stradale e 88 milioni alle barriere di sicurezza.
Il convegno di Roma, patrocinato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e supportato da organizzazioni internazionali come il Global Forum for Road Traffic Safety, si propone di promuovere una guida più responsabile. I materiali del convegno, incluse le analisi dettagliate, sono disponibili alla pagina https://www.stradeanas.it/it/convegno-sicurezza-stradale-obiettivo-zero-vittime