Una moleskine blu colma di ricordi, settecento film montati in quindici minuti densi di emozioni, e un'esperienza didattica trasformata in spettacolo teatrale. Questo è il percorso di Alberto Basaluzzo, che il 24 novembre alle ore 18 porta alla Casa del Teatro 3 di Asti "La storia del cinema con la s minuscola", uno spettacolo che nasce da un'insolita richiesta: tenere una lezione di cinema agli studenti del suo ex liceo di Novi Ligure.
"Se c'è una cosa che mi mette ansia è l'idea di fare una lezione a qualcuno", confessa Basaluzzo. "La parola 'lezione' presuppone la presenza di un maestro, e io maestro non mi ci sento proprio". Da qui la decisione di trasformare quella che doveva essere una classica lezione in un incontro informale, una chiacchierata sulla storia personale del suo rapporto con il cinema.
Non date, nomi e titoli della Storia ufficiale con la S maiuscola, ma un viaggio intimo attraverso i film che hanno segnato la sua vita e influenzato le sue scelte professionali. Un percorso che si è materializzato prima sulle pagine di un taccuino, poi in un ambizioso montaggio di quasi settecento pellicole, fino a diventare un podcast di successo, giunto alla seconda stagione.
Lo spettacolo, che ha debuttato la scorsa estate al Festival di Castellazzo Bormida organizzato dalla Fondazione Longo, è ora parte integrante della stagione teatrale Hortus Conclusus diretta da Andrea Lanza. Sul palco, Basaluzzo condivide con il pubblico non solo la sua esperienza personale, ma un intero patrimonio generazionale fatto di "paure, risate, immaginario erotico e romantico comuni", di modi di dire e di essere che il cinema ha plasmato nel corso degli anni.
L'appuntamento è per domenica 24 novembre alle ore 18, presso la Casa del Teatro 3 in via Scarampi 20ad Asti. Un'occasione unica per riscoprire il cinema attraverso gli occhi di chi ne ha fatto non solo una professione, ma una vera e propria chiave di lettura della vita.