Alla 30ª edizione del Simei, il Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento, in programma dal 12 al 15 novembre a Fiera Milano Rho, la ditta Gamba di Castell’Alfero si distingue con “La Semplice”, impianto mobile di lavaggio per la pulizia interna dei serbatoi. Questo prodotto ha vinto il Technology Innovation Award nell’ambito dell’Innovation Challenge “Lucio Mastroberardino” 2024, concorso del Simei che a ogni edizione premia le soluzioni più avanzate e sostenibili applicate alla filiera vitivinicola e al beverage.
Gamba presenta (al Pad. 1 – Stand T11) la gamma di prodotti che vanta un brevetto innovativo, eco friendly, sicuro ed efficace per la pulizia interna di serbatoi e vasche di qualsiasi geometria e materiale. In particolare, espone caratteristiche e peculiarità del modello “La Semplice più Station Wagon Touch”, che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento ritirato stamattina (12 novembre) dai contitolari Beppe e Massimo Gamba durante la cerimonia inaugurale della manifestazione.
La motivazione della giuria
“La Commissione ha ritenuto la macchina lava-serbatoi presentata dall’azienda Gamba in grado di innovare e rendere più sostenibili le attività di lavaggio dei vasi vinari. L’impegno profuso al fine di rendere più sicura ed economica tale attività, si è tradotta anche in ottimi risultati in termini di risparmio d’acqua e prodotti chimici. Per tali motivazioni, dimostrate in collaborazione con i partner e tracciabili digitalmente da chi farà uso della vostra macchina, siamo lieti di conferirvi il premio Technology Innovation Award. Ogni singolo lavaggio siamo sicuri che renderà più semplice il passo verso un lavoro più sostenibile”.
“Il Comitato tecnico-scientifico del Simei ha riconosciuto nella nostra macchina lava-serbatoi una proposta tra le più promettenti nell’ambito dell’innovazione e in particolare della sicurezza, e questo gratifica gli sforzi e la costante attenzione che riserviamo ai temi della sostenibilità, del rispetto per l’ambiente e delle vite umane”, dicono i contitolari dell’azienda castellalferese.
Lavori quali manutenzioni, pulizie, riparazioni e ispezioni effettuati in ambienti o spazi confinati (per esempio una cantina) con scarsa ventilazione e areazione, presenza di atmosfere pericolose o nocive, continuano a essere la causa di infortuni molto gravi o mortali, spesso a grappolo per il coinvolgimento anche dei soccorritori. “Perché far entrare un operatore all’interno della vasca, esponendolo a molteplici rischi, quando può farlo un macchinario in autonomia? Siamo partiti da questa domanda e oggi con La Semplice abbiamo una soluzione che ci auguriamo possa essere recepita da tutti coloro che operano nel meraviglioso campo dell’enologia. Il personale non dovrà più introdursi all’interno dello spazio confinato della vasca per eseguire il lavaggio manuale; non dovrà più rimanere in ambienti ristretti molto umidi, a contatto con spruzzi di detersivi chimici e i loro vapori. E nessun altro dovrà vigilare all’esterno per fornire assistenza o prestare aiuto a chi è impegnato nella mansione. Abbiamo scelto lo slogan ‘Io resto fuori’, per indicare non solo l’operatore che materialmente non deve più entrare nella vasca, ma anche per diffondere una cultura dello ‘stare fuori’ dallo spreco idrico”.
La macchina è realizzata in acciaio inossidabile ed è maneggevole grazie alla sua base su ruote, dove troviamo motore, pompa, lancia di lavaggio con testina girevole, vasca per l’acqua, quadro di comando con display digitale. Dopo la scelta del programma di lavaggio desiderato, la lancia viene ancorata alla vasca e in piena autonomia esegue ogni ciclo di pulizia, raggiungendo tutti i punti della superficie senza essere presidiata. Il tutto in breve tempo: “Venti minuti di ciclo per una vasca possono essere sufficienti, con sensibili ed evidenti risparmi sui costi di personale”, aggiungono. Il lavaggio interno della vasca avviene tramite un getto d’acqua ad alta pressione, prelevata dal serbatoio de La Semplice, miscelata o no con detersivi. E il risparmio è notevole anche per quanto riguarda l’acqua, che viene fatta ricircolare durante le fasi di lavaggio: “Ne consegue un minor costo di smaltimento delle acque reflue, senza trascurare l’aspetto di un ridotto impatto ambientale, pure per il minore impiego di detersivi. La cantina risulterà pulita e asciutta al termine del lavaggio”, concludono Beppe e Massimo Gamba.
La macchina ha caratteristiche “Ready 4.0”, perciò è in grado d’inviare tutti i dati relativi al lavaggio a un server cloud.