«Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti... ».
Le parole del poeta Pablo Neruda sono perfette per Corrado Brignolo, autore di un nuovo libro di favole “Il grande abbraccio della foresta”, edito da Baima Ronchetti.
La presentazione astigiana del libro si svolgerà venerdì 15 novembre alle 21 presso il Foyer delle famiglie in via Milliavacca 5. E’ prevista un’attività per bambini durante l’incontro, a seguire rinfresco.
Chi è l’autore
Nato il 3 gennaio 1977, diplomato nel 1996 e abbandonata l’università a tre esami dalla fine per motivi di lavoro, Corrado ha dovuto lasciare il suo mestiere di autista nel gennaio del 2022 a seguito della diagnosi di sindrome di Brugada e la necessità di un defibrillatore sottocutaneo.
Da allora si è dedicato con maggior impegno alla famiglia inventando, per la figlia Emma, alcune favole, dalle quali è nato il suo primo libro “C’era una volta nel bosco”, pubblicato nel novembre 2023.
“Il grande abbraccio della foresta”
«”Il grande abbraccio della foresta” nasce come ideale prosecuzione di quello scritto quasi un anno fa. Si tratta sempre di favole – spiega Corrado Brignolo – e ho iniziato a scriverle per mia figlia Emma. Una sera ho deciso di inventare io per lei una fiaba e il giorno dopo ho deciso di metterla nero su bianco. Ne ho trascritte diverse. Una favola l’ho inviata anche a mio fratello, che vive in Australia e ha una bimba piccola. E’ piaciuta ed è stato proprio lui a incoraggiarmi a trasformarle in un libro. E’ cominciato un po’ tutto così, quasi per gioco. Ho scritto le prime dieci storie e poi non mi sono più fermato. Finito il primo libro, avevo già altre favole pronte. Ho avuto la fortuna di incontrare Roberta Ronchetti e Mauro Baima, che mi hanno accolto in maniera straordinaria. Il fatto che giudicassero quanto avevo scritto meritevole di essere pubblicato in un libro è stato motivo di orgoglio. Grazie a loro e alla loro collaborazione preziosa è arrivato “Il grande abbraccio della foresta”».
Quella per la scrittura è una vera e propria passione per l’autore astigiano, che è anche uno sportivo: gioca a tennis e pallavolo a livello agonistico, pratica padel e ciclismo. «Scrivere mi è sempre piaciuto, fin da piccolo – spiega Corrado– Alle elementari, alle medie e poi alle superiori me la sono sempre cavata bene nei temi di italiano. Terminata la scuola, ho scritto un paio di sonetti mai pubblicati, canzoni (testo e musica) e articoli sulla testata di un giornale locale. In modo particolare scrivevo tanto per ricordarmi e fissare i momenti importanti della mia vita, belli o brutti che fossero. Compravo le Smemoranda e le riempivo velocemente. Da quando ho avuto un problema di salute, questa mia passione per la scrittura, insieme a quella per la lettura è tornata a crescere molto».
Tra giochi, risate e qualche piccolo guaio, i teneri animali protagonisti di “Il grande abbraccio della foresta” colpiscono il lettore, insegnando il vero significato dell’amicizia e del vivere insieme. Ogni storia propone uno spunto di riflessione e scoperta verso chi legge e il mondo che ci circonda. Simpatiche illustrazioni arricchiscono poi con la loro unicità i nove racconti educativi e divertenti, ambientati da Brignolo all’interno di una natura rigogliosa. Le tavole sono il frutto dell’ispirata matita di Lorenzo Livorsi, talentuoso e giovane illustratore, diplomato al Liceo Artistico di Asti: «Lorenzo è stato grandissimo – sottolinea Corrado – Mi ero rivolto al liceo artistico in cerca di una collaborazione per le illustrazioni di “Il grande abbraccio della foresta”. Ho conosciuto Lorenzo così. Fin dalle sue prime bozze, sia io che Roberta Ronchetti, siamo stati colpiti ed entusiasti delle sue creazioni. Lui e la professoressa, Silvia Caron, che lo ha seguito e ha coordinato questo progetto, sono stati eccezionali. I suoi disegni danno un qualcosa in più al libro».
“ll grande abbraccio della foresta” ha una dedica speciale, spiega Corrado: «Lo dedico a mia figlia Emma, perché le favole che ho scritto sono nate grazie a lei. In “Il grande abbraccio della foresta” c’è una nostra fiaba. L’abbiamo scritta insieme. E’ stata davvero brava, mi ha suggerito lei di utilizzare i pesci, che non erano mai stati protagonisti di un mio racconto».