Il nuovo pacchetto sicurezza in discussione in Parlamento sta suscitando crescenti critiche da parte di numerose componenti della società civile italiana. In prima linea nella contestazione si trovano le associazioni per i diritti umani, esponenti della magistratura, dell'avvocatura e le organizzazioni del terzo settore, che denunciano i rischi di una deriva securitaria mascherata da esigenze di ordine pubblico.
Le principali preoccupazioni riguardano l'inasprimento indiscriminato delle pene e l'introduzione di nuovi reati, misure considerate inefficaci per risolvere i reali problemi di sicurezza e potenzialmente lesive dei diritti fondamentali.
Un'ampia coalizione di associazioni, sindacati e partiti ha manifestato questo pomeriggio ad Asti contro il DDL sicurezza (DDL 1660), in un corteo che ha visto una significativa partecipazione popolare nonostante il breve preavviso.
La manifestazione, partita alle 14:30 dal parco Rio Crosio, ha attraversato il centro città seguendo un percorso che ha toccato via Giobert, piazza Catena, corso Alfieri, per concludersi in piazza della Libertà, passando per piazza San Secondo.
Ad aprire il corteo, uno striscione emblematico che recitava "Il pacchetto sicurezza mette tutt* in pericolo", sorretto a turno dai rappresentanti delle diverse realtà partecipanti, a simboleggiare l'unità d'intenti delle varie organizzazioni presenti. Il corteo si è caratterizzato per la sua vivacità e per la presenza di numerosi interventi al microfono aperto, che hanno contribuito a rendere l'evento particolarmente comunicativo e partecipato.
La manifestazione di oggi rappresenta il primo passo di un percorso più ampio, che mira a costituire un'Assemblea cittadina permanente. L'obiettivo è quello di unire le forze, al di là delle specifiche differenze, per salvaguardare la libertà di manifestare e protestare pacificamente, contrastando possibili derive autoritarie e repressive.
Gli organizzatori hanno già annunciato l'intenzione di convocare una nuova assemblea locale, aperta a tutte le persone e le realtà che condividono la preoccupazione per il DDL sicurezza. L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di mobilitazione nazionale, che vedrà un importante momento di coordinamento il prossimo 16 novembre a Roma, nell'ambito dell'assemblea nazionale "A pieno regime-No DDL sicurezza".
"Questo corteo non rappresenta la lotta personale di specifiche realtà", hanno sottolineato gli organizzatori, "ma l'avvio di un percorso urgente da fare insieme".