Viviamo in un posto bellissimo - 09 novembre 2024, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo che profuma magnificamente d’aglio

A margine della conferenza stampa di giovedì scorso sulle novità del Bagna Cauda Day 2024, qualche pensiero in più di quanto letto in rassegna stampa

Giovedì pomeriggio si è svolto nell'accogliente sede del Consorzio dell’Asti DOCG, storico alleato del Bagna Cauda Day, un incontro con la stampa locale e qualche ristoratore per presentare le novità dell’edizione 2024.

Novità forti come l'inconsueta abbondanza di locali, arricchita da una trentina di nuovi partecipanti. Tanti locali per la più grande bagna cauda collettiva e contemporanea al mondo, celebrata in più di 170 locali tra ristoranti, cantine storiche, agriturismo, con una disponibilità di oltre 48 mila posti a tavola. Significative anche le presenze all’estero: Bagna Cauda Day in Cina, a Shanghai e Wuhan, in due locali di Tokio, a New York, Londra, Madrid, Budapest e Bratislava. 

Attorno a così tanta offerta l’evidenza di una risposta più che in linea da parte dei bagnacaudisti, nuovi e storici. Evidenza certificabile, scorrendo l’elenco dei locali partecipanti sul sito web d’evento dove il termine COMPLETO inizia ad apparire con una frequenza non certo usuale, a due settimane dal primo fine settimana profumatissimo. La presentazione ha toccato le molte novità e chicche a contorno dell’evento, dalla Carovana della Bagna al Fujot olimpico, Bagna Bacialè, Bagnacaval e Masterclass di Bagna, oltre ai tradizionali Bagna alla Lavagna, Bagna Cauda Walk, Bagna Bike, Bagna Pax e Premio Testa d'Aj. Tanto, tantissimo, ad occupare diverse pagine in cartella stampa. E tutti lo hanno già raccontato. 

Scriverne 48 ore dopo sembrerebbe non utile, ripetitivo, salvo non avessi letto in rassegna stampa alcunché su quelle che definirei le notizie della giornata, emerse dalla voce di organizzatori e partecipanti. Due, forse tre, a cominciare dall’entità dei contributi destinati a concrete azioni di solidarietà da parte di Astigiani, associazione organizzatrice del Bagna Cauda Day. Contributi, originati proprio dagli utili d’evento, che nell’ultimo lustro ammontano a 92.000 euro, entità che definirei bancaria.

E poi le parole di uno dei ristoratori coinvolti nella presentazione, Livio Negro, presente come imprenditore, titolare di Le Cattedrali Luxury Relais che ospita il ristorante di Cannavacciuolo appena insignito di una stella Michelin, e neo presidente della Fondazione CRAsti. Nel suo introdurre la partecipazione tra i locali di Bagna una serie di encomi emozionanti per l’organizzazione “...con la capacità esemplare di aver fatto rete e dato valore al territorio, raggiungendo obiettivi interessantissimi”. Ero in prima fila e vi posso assicurare che ho invidiato l’espressione goduta di Sergio Miravalle, illuminato a giorno nel sentirsi dire bravissimi dal titolare dell’unico stellato di Asti, città natale d’evento che in passato ha talvolta peccato di un po’ di puzza al naso. A ruota l’entusiasmante continuità, dodici su dodici, di Il Cicchetto, locale nel centro storico di Asti, dove la ricetta tradizionale di nonna si sposa egregiamente con la giovane visione, in cucina e in sala, di Altea. Il proprietario del ristorante Marconi di Alessandria, orgoglioso promotore di bagna e Bagna. La vivace creatività di un milanese rifugiatosi a Cortandone per proporre emozioni ed esperienze nel suo Lusi in Collina e due rappresentanti della Pro Loco di Colcavagno, entusiasti di aver già riempito le serate previste e di avere raccolto un mucchio di prenotazioni per il terzo appuntamento, la novità di fine gennaio chiamata la Bagna della Merla. Un melting pot unico di realtà assolutamente diverse, unite dall’evento ieri più profumato d’autunno, oggi dell’anno.

Davide Palazzetti