I sette platani di Corso Savona continuano a essere al centro di un acceso dibattito cittadino. Per il terzo sabato consecutivo, il Comitato per la vita degli alberi ha organizzato un presidio a difesa degli alberi storici, minacciati dal progetto di costruzione di un nuovo supermercato Lidl e di una pista ciclabile.
"Siamo qui nel luogo del delitto, dove si vogliono abbattere questi bellissimi alberi, sette platani, che ci danno 700 kg di ossigeno ogni anno", dichiarano gli attivisti del Comitato, mentre alle loro spalle proseguono i lavori di demolizione dell'ex mulino.
Il Comitato ha già intrapreso diverse iniziative: una raccolta firme, incontri in Comune, una lettera aperta a Lidl e persino un esposto in Procura. "Nell'esposto abbiamo citato una sentenza del Consiglio di Stato che condanna un sindaco per un caso simile, obbligando il comune a pagare le spese sostenute dai cittadini per difendere un albero", spiegano.
Un spiraglio di speranza è arrivato dalla Lidl che, pur non essendo proprietaria del terreno dove sorgono gli alberi (di proprietà comunale), ha mostrato un'apertura al dialogo, a condizione che il progetto del nuovo supermercato non subisca stravolgimenti né ritardi eccessivi.
Gli ambientalisti propongono una soluzione concreta: "Basterebbe che la LIDL e il comune si mettessero d'accordo per dare due metri in più oltre questo muretto per fare la pista ciclabile. Tutto lì, basta un po' di buona volontà per fare contenti i cittadini che amano la natura".
Il Comitato promette di continuare la protesta fino a quando non otterrà garanzie scritte sulla salvaguardia dei platani. "Non abbiamo nessuna intenzione di mollare, andremo avanti ad oltranza, finché non si mettano d'accordo il sindaco di Asti e la Lidl per dire no al taglio degli alberi nel loro progetto", concludono i manifestanti, pronti anche a proseguire la battaglia nelle aule giudiziarie se necessario.