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90 secondi di salute & wellness | 08 novembre 2024, 18:00

Osteoporosi, prevenirla si può

Osteoporosi, prevenirla si può

L’osteoporosi è una patologia in cui la densità minerale dell’osso (quantità di minerali contenuti nell’osso), parametro che ne indica la resistenza, è molto bassa e, quindi, si ha una maggiore predisposizione alle fratture. In Italia l’osteoporosi colpisce circa il 23% della popolazione, di cui l’80% delle donne oltre i 50 anni in post menopausa e il 14% degli uomini dopo i 60 anni. 

È una patologia prevalentemente femminile in quanto con la menopausa c’è un calo di estrogeni, ormone fondamentale per l’assorbimento del calcio. L’osteopenia, invece, è la condizione che precede l’osteoporosi ed è la forma meno grave, si può paragonare a un indebolimento dell’osso. È proprio in questa la fase iniziale che si può intervenire per prevenire o rallentare che si trasformi in osteoporosi, ossia la malattia sistemica dell’osso. La diagnosi viene fatta eseguendo un esame chiamato MOC (mineralometria ossea computerizzata) che stabilisce un valore numerico alla densità dell’osso e quindi definisce lo stato in cui ci troviamo.

La prevenzione avviene su 3 livelli: alimentazione, integrazione e attività fisica.

A livello alimentare è fondamentale una dieta equilibrata e completa di tutti i macronutrienti, carboidrati, proteine e grassi. Consumare quotidianamente alimenti ricchi di sali minerali che fortificano le ossa (calcio, magnesio e fosforo) e le vitamine che ne favoriscono l’assorbimento come vitamina D, K e C. Via libera quindi a latticini, frutta secca oleosa, semi oleosi, alici, sarde, rucola, cavolo nero, legumi, miglio, cioccolato fondente almeno al 75%, acque oligominerali ricche di calcio etc. Attenzione invece a consumare nello stesso pasto gli alimenti(spinaci, rabarbaro, barbabietola, crusca di frumento) che, contenendo acido ossalico, limitano l’assorbimento di alcuni minerali come magnesio e, soprattutto, calcio. Da limitare molto i comportamenti alimentari scorretti come alimenti ricchi di sale, diete ricche di proteine, eccesso di zuccheri semplici, abuso di caffè, alcol e fumo: tutti fattori che limitano l’assorbimento delle sostanze fondamentali per la struttura ossea e quindi portano a una situazione di predisposizione all’osteoporosi.

Vediamo alcune sostanze che la natura ci offre per prevenire l’osteoporosi.

  • Equolo e resveratrolo migliorano la densità ossea

Dopo la menopausa, le donne perdono ogni anno il 3% della loro densità minerale ossea, provocando osteopenia o osteoporosi. E' utile sviluppare trattamenti efficaci con effetti collaterali minimi adatti a lungo termine. Pertanto, le ricerche si sono orientate nello sviluppo di agenti nutraceutici in grado di prevenire la perdita ossea correlata all’età, come l’equolo e il resveratrolo.

I fitoestrogeni e il resveratrolo hanno effetti protettivi sulle ossa

I fitoestrogeni sono un gruppo di polifenoli vegetali comunemente utilizzati per il trattamento delle condizioni legate alla menopausa. Tra questi, l’equolo, mostra la più forte attività estrogenica rispetto a qualsiasi altro isoflavone. Aumentavano significativamente la densità minerale ossea e diminuisce il marcatore del riassorbimento osseo urinario (Dpd del 23% rispetto al basale nelle donne).

Diversi studi hanno dimostrato che anche il resveratrolo modula l’attività estrogenica, esercitando effetti protettivi sulle ossa.

  • L'equiseto:

è stato usato per migliaia di anni come rimedio erboristico. Le attuali prove scientifiche supportano la maggior parte dei suoi potenziali benefici. In particolare, l’equiseto apporta i seguenti benefici:

L'equiseto è una felce perenne che appartiene al genere Equisetaceae. In genere, si fa riferimento all’equiseto comune, scientificamente noto come Equisetum arvense; i fusti sterili (in particolare i ramoscelli verdi) vengono raccolti a luglio e fatti essiccare all'aria aperta. Costituiscono, infatti, la droga, cioè la parte della pianta ricca di sostanze benefiche e, dunque, sfruttata nella medicina popolare. È ricca di sostanze antiossidanti e silice, i quali rispettivamente combattono l’attacco dei radicali liberi nel corpo e apportano numerosi benefici a pelle, capelli, unghie e ossa.

L'equiseto è per lo più consumato sotto forma di tè, che si ottiene mettendo in infusione l'erba secca in acqua calda, anche se è disponibile anche come integratore in compresse, capsule o tinture, utile come prevenzione dell'osteopenia.

Supporta la salute delle ossa. I ricercatori ritengono che l'effetto di rimodellamento osseo dell'equiseto sia dovuto principalmente al suo alto contenuto di silice (fino al 25% del suo peso secco). La silice, presente naturalmente anche nelle ossa, migliora la formazione, la densità e la consistenza del tessuto osseo e cartilagineo potenziando la sintesi del collagene e migliorando l'assorbimento e l'utilizzo del calcio.

  • vitamina D : rischi e benefici della vitamina D e della sua integrazione:

la vitamina D agisce come un ormone che influisce sul processo intestinale di assorbimento di calcio e fosforo. Indirettamente contribuisce anche alla regolazione di processi fisiologici come la mineralizzazione delle ossa e alcune attività del sistema immunitario, come le infiammazioni.

L’esposizione solare è la fonte principale della produzione di vitamina D nella sua forma attiva: si forma nella pelle a partire da un grasso simile al colesterolo, il 7-deidrocolesterolo, che viene trasformato per effetto dell’esposizione ai raggi UVB. Una volta prodotta nella cute o assorbita a livello intestinale, la vitamina D passa nel sangue. Qui una proteina specifica la trasporta fino al fegato e ai reni, dove viene attivata.

L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) consiglia la sua integrazione soltanto in presenza di particolari carenze o condizioni: l’integrazione, alimentare o farmacologica, può essere di particolare importanza per chi esce poco di casa, come neonati e anziani, donne in menopausa oppure donne che per motivi culturali o religiosi non espongono mai braccia e gambe al sole nei mesi estivi, oppure nel recupero e consolidamento fratture.

Ricordiamo inoltre l'importanza di valutare un'integrazione di vitD negli sportivi: dopo la sessione di allenamento fisiologicamente la vitD e' utilizzata per ripristinare i livelli di calcio nel muscolo e nell'osso.

Riguardo l’attività fisica abbiamo chiesto a Elena Grillone, personal trainer, di fare un intervento:

In qualità di personal trainer, specializzata nell’ allenamento al femminile e insegnante di Hatha Yoga, il mio obiettivo è supportare le donne che affrontano l’osteoporosi, creando programmi personalizzati che rispondano alle loro esigenze specifiche. L'associazione tra attività fisica e osteoporosi è fondamentale per la salute ossea.

Studi scientifici mostrano che le persone con uno stile di vita sedentario, in particolare le donne che rimangono sedute per più di 9 ore al giorno, hanno un rischio aumentato di fratture, in particolare dell'anca.L'inattività porta infatti, a una perdita significativa di massa muscolare e a una diminuzione della densità minerale ossea (BMD), mentre l'esercizio regolare può incrementare la BMD dal 1% al 3%. Inoltre, l'attività fisica migliora la forza, l'equilibrio e la stabilità, riducendo il rischio di cadute. In assenza di farmaci preventivi, l'esercizio fisico si configura come un “farmaco salvavita” per chi è a rischio di osteoporosi.

L'OMS evidenzia che l'inattività fisica contribuisce a milioni di decessi nel mondo, sottolineando l'importanza di integrare l'esercizio nella vita quotidiana per preservare la salute delle ossa.

Scegliere di muoversi è un atto di amore verso sé stessi e un investimento nella propria salute futura. Il benessere delle vostre ossa dipende dalle scelte quotidiane. Iniziate oggi a muovervi consapevolmente e/o sotto la guida di un trainer esperto per costruire un futuro più sano e attivo.”

dott.sse Melika Myftaraj e Marta Turello

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