La viabilità e il traffico sono gli argomenti che più costano ai politici in senso di gradimento e popolarità ed è indiscutibile che il nuova cambio di viabilità astigiano, per far fronte ai doverosi lavori sulla passerella pedonale di corso Savona, in questi giorni stia facendo discutere (e spesso imbestialire) i cittadini e gli utenti dei pullman.
Oltre che molto critici, gli astigiani diventano propositivi e si improvvisano esperti di viabilità, proponendo anche soluzioni di buon senso per evitare i terribili imbuti al sottopasso San Fedele o tra via Torchio e corso Venezia o in strada Scalo, senza contare che alcune fermate dei bus extraurbani sono in corso Venezia, magari difficoltose da raggiungere soprattutto da anziani.
Si cambi il senso di marcia in corso Savona
Carlo è un utente del bus Asti Alba e, raccogliendo anche i pareri di altri utenti, ha riflettuto e proposto una viabilità alternativa, riscontrando problematiche in via Torchio e al sottopasso San Fedele. Propone di istituire il cambio di circolazione che attualmente c'è in corso Savona.
"Come mai - sostiene - non ci sono problemi in corso Gramsci? Perché tutti cercano di entrare ad Asti per poi allargarsi e poi riprendere Asti e andare dalla parte est . Secondo me dovrebbero fare la chiusura di corso Savona al contario di come è adesso. Chi esce da Asti ha due possibilità. Può uscire da dove adesso stanno entrando o può uscire anche dal Cavalcavia e poi decidere se andare dritto in via Torchio o prendere via Cuneo per andarsene verso il ponte o in corso Savona. Perché c'è ben poco traffico che esce da Asti, ma tanto che entra".
Troppo caos in via Torchio
E, portando il suo esempio di passeggero di bus spiega: "Quando arriviamo sul ponte della tangenziale al fondo di corso Savona, si vede tutta una fila unica di lucine rosse che vanno verso l'ingresso di Asti. Secondo me se fanno l'ingresso al contrario si può risolvere. Lo spostamento delle fermate, inoltre è organizzato malissimo. Il caos per entrare via Torchio è anche per il passaggio dei pullman che hanno la fermata in strada Scalo, mentre alla fermata di corso Venezia non c'è quasi transito. Adesso che partirà il mercatino di Natale, cosa succederà con la gente che viene dai paesi? Da dove li fanno entrare? Chi fa i lavori non gira in macchina? Se avessero fatto la circolazione al contrario, i bus avrebbero potuto marciare come sempre, i ragazzi non avrebbero perso coincidenze per la scuola e chi doveva prendere il treno avrebbe avuto meno problemi. Cambiando il senso di marcia, i pullman tornerebbero a dare capolinea come prima".
Per l'uscita, Carlo propone corso Matteotti. "Certo ci vuole la collaborazione della polizia locale e cercare di ridurre il parcheggio su corso Matteotti. Mi sembra sia stato complicato tutto. Gli utenti sono infuriatissimi" e racconta che, parlando con gli autisti, sembra che i passeggeri siano molto diminuiti in soli due giorni.
Intanto Fabrizio racconta di averci messo "56 minuti, alle 17.30 di ieri, dal sottopasso San Fedele, Via Torchio fino alla rotonda di corso Savona".