Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Asti si terranno domenica 24 novembre, dalle 8 alle 20, presso il palazzo della Provincia ad Asti e nei seggi distaccati nei Municipi di Nizza Monferrato e Castelnuovo Don Bosco. Si tratta di elezioni di secondo livello, pertanto potranno votare soltanto i sindaci e i consiglieri comunali, e i consiglieri eletti resteranno in carica per due anni. Le operazioni di voto termineranno con lo spoglio immediato e la proclamazione dei nuovi consiglieri.
Sono in corsa due liste: una di centrodestra, in continuità con l’amministrazione uscente, e una di centrosinistra. La lista di centrodestra è guidata da Maurizio Rasero, sindaco di Asti e presidente uscente. Tra i candidati della compagine (Progettiamo l'Astigiano) molti sindaci già membri dell'attuale Consiglio: Simone Nosenzo (primo cittadino di Nizza Monferrato e vicepresidente uscente), Davide Migliasso (San Damiano), Calogero Mancuso (Castagnole delle Lanze), Luigi Gallareto (Monastero Bormida), Anna Macchia (Villafranca d’Asti), Tiziana Gaeta (Capriglio), Ivan Ferrero (sindaco di Mombercelli) con l’aggiunta di volti nuovi come Roberta Di Maggio (assessore di Belveglio), Chiara Conte (consigliera di Cortazzone) e Davide Massaglia (vicesindaco di Passerano Marmorito).
Il centrosinistra presenterà la propria lista (Insieme per la Provincia di Asti) con Alessandro Negro, consigliere comunale di Canelli; Andrea Gamba, sindaco di San Martino Alfieri; Angela Gallo, consigliere comunale di Mongardino; Angela Massaglia, sindaco di Aramengo; Bruna Ravera, consigliere comunale di Fontanile; Diego Musumeci, sindaco di Moncalvo; Luisa Trotta, consigliere comunale di Monale; Mauro Bosia, consigliere comunale di Asti; Mirko Dova, consigliere comunale di Belveglio; Paolo Conti, consigliere comunale di Montechiaro d'Asti.
Stamattina 6 novembre alle ore 12 avrà luogo il sorteggio per l'assegnazione alle liste nelle schede elettorali.
“Elezioni di secondo grado, sottolinea il presidente Rasero, che chiameranno al voto i 117 sindaci e tutti i consiglieri dei Comuni astigiani per un totale di 1311 amministratori a cui rivolgo un caloroso appello di partecipazione al voto, seppur penalizzato dal peso del voto ponderato (si basti pensare che il voto di Asti capoluogo ha un indice di ponderazione di 1060 mentre un Comune con popolazione al di sotto dei 3000 ha un valore di 29) ma questo non deve essere motivo di astensionismo ma anzi deve essere un dovere morale per dare forza e valore all’ente per un ritorno, quanto prima, alle elezioni di primo livello di cui sono forte sostenitore. La Provincia è fondamentale non tanto per il Comune capoluogo ma soprattutto per i piccoli Comuni. La viabilità, rimasta in capo alla Provincia, è la competenza più importante considerato che altre deleghe sono state dirottate alla Regione”.
Il presidente Rasero precisa che le cariche sono a titolo gratuito; è previsto l’emolumento solo per la carica a presidente che è equiparata al compenso del sindaco del comune capoluogo e non è cumulabile. Nel suo caso quindi, essendo la differenza zero, con l’economia di spesa è stato possibile assumere un cantoniere, vista la carenza di personale nell’organico dell’ente.
Il presidente dichiara inoltre, ad elezioni avvenute, la sua disponibilità a coinvolgere anche i componenti eletti della lista meno votata per collaborare tutti insieme per il bene del territorio. Ricorda i primi atti, a seguito della sua elezione a presidente nel 2022:
- i Consigli itineranti sul territorio
- il “Manifesto dei Comuni della Provincia di Asti per la riforma delle Province” una raccolta firme per la revisione della legge Delrio presentata al Governo.