Eventi - 04 novembre 2024, 07:20

Anche ad Asti e in provincia numerose manifestazioni per il 4 novembre

In questa data si celebra, come di consueto, il Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

Immagini riferite alla celebrazione dello scorso anno (Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)

Il 4 novembre è una data di grande importanza storica per l’Italia, commemorata ogni anno come Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Questa giornata segna due eventi fondamentali nella storia del paese: l’entrata in vigore dell’Armistizio di Villa Giusti nel 1918 e la tumulazione del Milite Ignoto nel 1921.

L’Armistizio di Villa Giusti

Il 4 novembre 1918, l’Italia celebrava la fine della Prima Guerra Mondiale con l’entrata in vigore dell’Armistizio di Villa Giusti, firmato il giorno precedente nella villa del Conte Vettor Giusti del Giardino a Padova. Questo accordo segnò la resa dell’Impero austro-ungarico e permise agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste, completando così il processo di unificazione nazionale iniziato nel Risorgimento.

Alle ore 15 del 4 novembre, le ostilità cessarono ufficialmente, segnando la fine di un conflitto devastante che aveva causato enormi perdite umane e materiali.

La tumulazione del Milite Ignoto

Tre anni dopo, il 4 novembre 1921, l’Italia onorava i suoi caduti con la tumulazione del Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma. Questa cerimonia solenne fu voluta per rendere omaggio a tutti i soldati italiani morti in guerra senza un’identità riconosciuta. La salma, scelta tra undici bare di soldati non identificati, fu trasportata da Aquileia a Roma in un viaggio che attraversò l’Italia, accolto con commozione e rispetto dalla popolazione.

Il Milite Ignoto rappresenta simbolicamente tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani. La sua tomba, situata ai piedi della dea Roma nel Vittoriano, è costantemente sorvegliata e diventa il centro di cerimonie ufficiali durante le festività civili, con la partecipazione delle più alte cariche dello Stato.

In questa occasione così rilevante, sono in programma molteplici momenti di ricordo anche ad Asti e nel resto della provincia.

Le celebrazioni cittadine

Nel capoluogo le celebrazioni si apriranno alle 10 con una Messa in suffragio dei Caduti di tutte le Guerre presso la Collegiata San Secondo. Successivamente, alle 11.30, piazza Primo Maggio ospiterà la cerimonia di alzabandiera e la deposizione di una corona in onore dei Caduti.

Durante la cerimonia, verranno letti il messaggio del Capo dello Stato Sergio Mattarella e il bollettino della Vittoria di Armando Diaz. Gli studenti astigiani contribuiranno con letture e riflessioni, rendendo omaggio ai valori di unità e sacrificio. La giornata si concluderà alle 17 con l’ammainabandiera.

Conseguentemente, dalle 8 e per tutta la durata della manifestazione sarà vietata la sosta in via Nevizzano ambo i lati, in piazza Primo Maggio (tutta la piazza) e nel tratto compreso tra via Calosso e corso Genova. Vietata la sosta sul corso Alfieri (ambo i lati) nel tratto compreso tra piazza Primo Maggio e via Bocca dalle 10 a cessate necessità, mentre il transito veicolare nel suddetto tratto sarà interdetto durante lo svolgimento della manifestazione. 

L'installazione artistica dell'Arma dei Carabinieri

Sempre in città va segnalato anche l'omaggio artistico voluto dal Comando Provinciale dei Carabinieri e consistente nell'allestimento di due vetrine di piazza Alfieri, al civico 50, visibili ancora quest'oggi dalle 18 alle 23. Nella prima vi è una installazione dinamica, con un carosello di ombre delle sculture di Aniello Iazzetta, ex brigadiere dell'Arma e scultore autodidatta, dedicato ai simboli e ai motti dell’Arma. Effetti di luci e ombre, accompagnati da un sottofondo musicale, offriranno al pubblico una rappresentazione evocativa della tradizione carabiniera.

Nella seconda vetrina, sono proiettati video istituzionali che mostrano i comparti dell’Arma, la presenza femminile, e un'anteprima del Calendario 2025 con le opere di Marco Lodola.
 

Le principali celebrazioni in provincia

Anche San Damiano d’Asti ha organizzato una serie di eventi commemorativi per onorare questa importante ricorrenza. Le celebrazioni inizieranno alle ore 9.15 con il ritrovo in piazza Libertà. Alle 9.30 seguirà una Santa Messa in onore dei caduti presso la Chiesa di San Giuseppe.

Successivamente, alle ore 10.15, si terrà una cerimonia di commemorazione ai caduti. Durante questa cerimonia, verrà deposto un omaggio floreale al monumento, seguito dall’esecuzione dell’inno nazionale e dall’alzabandiera. La cerimonia si concluderà con l’intervento e il saluto del sindaco Davide Migliasso.

Celebrazioni anche a Moncalvo, ma domenica 10 novembre. Avranno inizio alle ore 10.15 con il ritrovo delle autorità civili, militari e delle associazioni in piazza Garibaldi, da dove alle 10.30 partirà un corteo accompagnato dalla banda musicale e dal gonfalone della Città di Moncalvo. Al corteo prenderanno parte le autorità cittadine e le rappresentanze delle associazioni locali, che sfileranno per le vie del centro cittadino fino alla Chiesa parrocchiale di San Francesco.

Alle 11 verrà celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti, officiata dal parroco don Andrea Tancini, un momento di raccoglimento e preghiera che coinvolgerà tutta la comunità.

A seguire, il corteo proseguirà fino al Monumento ai Caduti, dove alle ore 12.10 si terrà la deposizione delle corone d’alloro in omaggio ai caduti e gli onori solenni. Il Sindaco di Moncalvo pronuncerà un saluto ai presenti e a seguire ci sarà l'orazione ufficiale tenuta dal Tenente Colonnello degli Alpini Bruno Vio, un’occasione per riflettere sul significato di questa giornata e sui valori di servizio e dedizione alla patria.

A Ferrere le celebrazioni si sono tenute il 1 novembre.

Antignano 
Domenica 3 novembre il sindaco Alessandro Civardi, il parroco don Marco Andina, consiglio comunale, associazioni di combattenti, di famiglie di caduti e dispersi in guerra, alpini, carabinieri, militari in congedo, volontari operanti sul territorio comunale e popolazione si sono raccolti intorno al monumento ai caduti di tutte la guerre per rendere  omaggio al loro sacrificio che non deve essere dimenticato.

 “Ogni nome di soldato antignanese caduto racconta un frammento della nostra storia collettiva, ha detto il sindaco. Sono giovani che non hanno avuto il dono di vivere il  futuro che avevano sognato, che non sono tornati alle loro case e hanno lasciato nel dolore genitori, mogli e figli”.
E proprio dalla terribile esperienza della guerra si è radicata nell’Europa l’esigenza della pace che sembra scontata, aggiunge Civardi ma improvvisamente  è riapparso il conflitto armato. Ucraina dal 2022 , Israele, Gaza e Libano dal 2023, in un crescendo di morti e feriti, molti di essi giovanissimi. Ma il quadro delle guerre nel mondo è tristemente ampio. 56 conflitti in atto, sottolinea il sindaco, infiammano il pianeta, complicano lo scenario internazionale e rendono ancora più instabili gli equilibri già precari tra le grandi potenze mondiali.
La Pace fondata sul diritto internazionale, sulla libertà e la libera determinazione dei popoli è l’unica garanzia del vivere gli uni accanto agli altri

Civardi conclude citando l’astrofisica Margherita Hack che invita a vivere in pace a prescindere da ogni differenza e a…”rigettare con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, la peggiore delle quali è la guerra".


 

Immagini riferite alla celebrazione dello scorso anno (Ph. Merfephoto - Efrem Zanchettin)