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Economia e lavoro | 31 ottobre 2024, 19:57

Restituzione di 10 milioni di euro da Banca di Asti ai correntisti, l'azienda chiarisce: "Le commissioni applicate ai clienti sono oggetto di contrattualizzazione"

Per la banca si tratterebbe di un "fatto tecnico che non incide sulla solidità patrimoniale e sulla solvibilità finanziaria della banca"

Restituzione di 10 milioni di euro da Banca di Asti ai correntisti, l'azienda chiarisce: "Le commissioni applicate ai clienti sono oggetto di contrattualizzazione"

"Con riferimento alle notizie pubblicate in data odierna da alcuni organi di informazione relativamente all’ispezione da parte di Banca d’Italia, Gruppo Cassa di Risparmio di Asti intende precisare che l’attività ispettiva ordinaria è in fase di conclusione e che i risultati della stessa saranno resi noti prossimamente. Il Gruppo sottolinea, sempre con riferimento al contenuto delle notizie stampa, che le commissioni applicate ai propri clienti sono oggetto di contrattualizzazione e rendicontazione, attraverso di un flusso di informazione trasparente. Il Gruppo ripone piena fiducia nell’attività di ispezione e aggiornerà prontamente e tempestivamente i propri clienti e gli stakeholder al termine della suddetta verifica".

Con queste parole pubblicate sul suo sito, Banca di Asti interviene sulle notizie uscite questa mattina su alcune testate finanziarie , in merito alla restituzione ai propri clienti  di circa 10 milioni di euro a causa di un calcolo errato delle commissioni. 

La Banca di Asti era stata al centro di una verifica da parte della Banca d’Italia nei giorni, nell'ambito di un controllo di routine. Il suo utile sarebbe sceso da 29,7 milioni a 8,5. 

L'azienda con una nota comparsa sul suo sito il 24 ottobre aveva chiarito: "Si tratta di un fatto tecnico che ha portato la Banca a contabilizzare nei risultati del primo semestre dell’anno, nel rispetto dei principi contabili e delle nostre policies e tenuto conto di valutazioni compiute nel contesto dell’attività ispettiva ordinaria della Vigilanza, rettifiche prudenziali del portafoglio crediti. Tali rettifiche non incidono minimamente né sulla solidità patrimoniale né sulla solvibilità finanziaria della banca, che anzi si sono ulteriormente rafforzate durante l’anno, né infine sulla capacità di competere sul mercato. Siamo confidenti che i dati del secondo semestre confermeranno adeguati livelli di redditività".

Redazione

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