Contrordine. A differenza di quanto ipotizzato sul finire dell’estate, alunni e alunne della scuola primaria di Motta, oggetto di un importante intervento di riqualificazione finanziato con fondi PNRR (CLICCA QUI per rileggere la notizia), non potranno tornare nelle aule, rimesse a nuovo anche per quanto concerne i canoni di sicurezza, al termine delle vacanze di Natale.
L’accertamento di nuovi problemi tecnici (impossibili da accertare prima di iniziare materialmente la demolizione di parte della struttura), che hanno comportato la necessità di redigere una nuova variante del progetto originale, e le evidenti difficoltà che avrebbe comportato effettuare un nuovo ‘trasloco’ di tutto il materiale ad anno scolastico in corso hanno portato l’Amministrazione comunale a decidere un rinvio della riapertura della struttura al settembre 2025. Ovvero giusto in tempo per l’apertura dell’anno scolastico 2025-2026.
Entro quella data – e naturalmente salvo non emergano ulteriori problematiche con conseguenti nuovi rinvii – bambini e bambine che frequentano la Primaria della frazione dovrebbero poter tornare a fruire dei servizi scolastici, nel pieno rispetto dei termini imposti dal PNRR.
“In questi giorni gli operai dovrebbero riprendere le attività – ci ha spiegato il sindaco Enrico Alessandro Cavallero – partendo dal tetto perché, andando verso l’inverno, è prioritario venga realizzata la copertura. Operando con 2-3 squadre di operai, i lavori dovrebbero procedere spediti”.
Nel frattempo, gli alunni proseguiranno le lezioni nei locali dell’oratorio parrocchiale, ottimamente adattati dalle insegnanti e dai collaboratori scolastici: “Abbiamo rinnovato il contratto d’affitto con la Curia – ha proseguito Cavallero – ed esteso anche la collaborazione con il circolo alpini che ospita la mensa”. “Certo – ha aggiunto il sindaco – in questi mesi più freddi i bambini patiranno la mancanza di un ambiente chiuso in cui poter fare attività fisica, ma al netto di questo abbiamo avuto solo riscontri positivi riguardo questo spostamento temporaneo”.
Il prolungarsi della permanenza nei locali di proprietà della Curia comporta naturalmente anche un aumento dei costi – anche in relazione ad alcuni lavori effettuati come l’installazione di una caldaia nuova, risalente all'anno scorso, e la tinteggiatura dei locali – ‘coperti’ dal Comune ad integrazione dei fondi del PNRR che hanno reso possibile il massiccio intervento di restauro e adeguamento dell’edificio scolastico.
“A tal proposito abbiamo partecipato a un bando regionale, per cui sono certo che buona parte delle spese sostenute le recupereremo da lì”, ha concluso Cavallero.