Giornata ricca di eventi quella di domenica 27 ottobre, quando soci e amici si sono incontrati a Costigliole d’ Asti per festeggiare l’Associazione Confraternita di San Gerolamo che, dal 1997, sotto il patrocinio della Parrocchia “Nostra Donna di Loreto” presso cui ha sede, opera per il recupero, la salvaguardia e la conoscenza del patrimonio culturale, storico, artistico ed architettonico, sacro e civile, di Costigliole d’Asti. Nel corso del tempo è stata restaurata, oltre numerosissime opere tra dipinti, arredi e statue, anche la secentesca chiesa della omonima Confraternita, dal caratteristico sagrato triangolare, ora dedicato al professor don Bruno Valente Presidente fondatore dell’Associazione e dove è allestito il Museo Arte Sacra, primo nella Diocesi di Asti.
“L’attenzione degli Enti, delle Fondazioni bancarie, di Associazioni e privati, a cui va il mio più sincero grazie - sottolinea don Giuseppe Pilotto, Parroco e Presidente dell’ Associazione,- ha permesso di conservare e far conoscere, anche attraverso specifici progetti il considerevole patrimonio artistico e architettonico parrocchiale, a cui hanno contribuito nei secoli le due famiglie confeudatarie degli Asinari di San Marzano e dei Verasis e di parroci lungimiranti e generosi”.
Due progetti hanno coinvolto il pubblico: “Riquadri di statue”, ossia 146 ipotetici riquadri opzionati in modo comunitario da molti privati e anche dal Lions Club Costigliole d’Asti, per poter finanziare il restauro di due statue lignee “San Gioacchino” e “San Giuseppe con il Bambino Gesù”, opere di T. Bisogno, autore torinese. Sul basamento della statua di “San Giuseppe”, durante il restauro avvenuto presso il laboratorio Marello e Bianco, è emerso l’anno di realizzazione:1832. Le statue, ora esposte al Museo, adornavano la cappella interna della Regia Università di Torino ma nel 1864 quando la chiesetta dell’Università viene smantellata molti degli arredi sono acquistati dall’allora parroco di Costigliole, Giuseppe Serratrice (la statua di San Gioacchino è costata 100 lire, quella di San Giuseppe con Bambino Gesù, 120 lire).
Il secondo progetto “Adotta un’opera d’arte” 4 ha proposto invece un importante corpus di tele della Chiesa Parrocchiale “Nostra Donna di Loreto: la splendida e imponente “Via Crucis” risalente al 1901 di Luigi Morgari, restaurata “In ricordo di Riccardo Pitton, 2022”.
Giuseppe Lucia, nella sua puntuale presentazione dei lavori, ha evidenziato la rilevanza dell’ autore Morgari nell’ambito dell’ ambiente torinese di inizio ‘900 e ha documentato le varie fasi di intervento operate sia sulle tele, per eliminare i segni del tempo, sia sulle cornici intagliate e dorate.
“Il patrimonio custodito nella chiesa parrocchiale e nel Museo Arte Sacra - sottolinea Enrico Alessandro Cavallero, sindaco di Costigliole d’ Asti - documenta le tradizioni e la religiosità dei nostri territori e di Costigliole in particolare. Allo stesso tempo rappresenta anche un grande patrimonio culturale di inestimabile valore storico, recuperato grazie ad un paziente lavoro di restauro iniziato parecchi anni fa dal nostro emerito parroco Don Bruno Valente e sostenuto dai soci della Confraternita, dal contributo economico di tante famiglie e dal Lions Club del nostro paese. Il Museo Arte Sacra costigliolese è un'unicità che insieme al castello, al centro storico, le chiese e i punti panoramici fa sì che Costigliole rafforzi sempre più la sua posizione di paese con un polo di attrazione turistico culturale senza eguali e che richiama costantemente turisti”.
“Al Museo, aperto secondo calendario e con l’assistenza della locale Sezione “Associazione Nazionale Carabinieri”, i visitatori trovano un gruppo di Soci Volontari che li accompagnano attraverso un interessante percorso, gratuito, tra curiosità, storia e opere d’ arte - precisa don Pilotto. E per approfondire ancora due filmati, sottotitolati in lingua inglese per una più ampia fruizione. “Costigliole d’ Asti e le sue chiese”, “Costigliole d’Asti: tesori d’arte sacra” propongono opere non esposte, ma di sicuro interesse”.
Il Museo, nel cuore della Rocca, il progetto più importante dell’Associazione, che ne cura la gestione rimane aperto anche in occasione della manifestazione “Rosso Barbera” sabato 2 e domenica 3 novembre dalle ore 15 alle 17.
Riaprirà con altri progetti e altri restauri nella primavera del 2025, anno in cui ricorre il 750mo del Palio di Asti e qui potete ammirare il nostro drappo, risalente al 1785, vinto dalla Confraternita della Misericordia di cui la Parrocchia ha raccolto gli arredi.