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Economia e lavoro | 30 ottobre 2024, 08:40

Scuola e ricerca in sciopero: anche Asti si mobilita per stipendi dignitosi e stabilità lavorativa

La Flc Cgil astigiana in prima linea nella protesta regionale del 31 ottobre contro il mancato adeguamento salariale e il precariato diffuso

Mario Li Santi Flc - Cgil

Mario Li Santi Flc - Cgil

Il mondo dell'istruzione e della ricerca di Asti si prepara a scendere in piazza il 31 ottobre , unendosi allo sciopero generale nazionale del comparto. Una delegazione della Flc Cgil di Asti parteciperà al presidio organizzato davanti all'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte a Torino, portando la voce del territorio astigiano nella battaglia per un contratto equo e un lavoro stabile.

"La situazione nel comparto scolastico astigiano riflette le criticità nazionali, con un ricorso al precariato ormai strutturale e stipendi inadeguati al costo della vita", dichiara Mario Li Santi, Segretario della Flc Cgil  Asti. Il sindacalista sottolinea come gli aumenti proposti dal Governo, pari a 135 euro lordi mensili, siano del tutto insufficienti a fronte di un'inflazione che nel triennio 2022-24 ha eroso il potere d'acquisto del 17,3%.

La protesta assume particolare rilevanza nel contesto astigiano, dove il fenomeno del precariato scolastico tocca punte preoccupanti, allineandosi alla media regionale che vede un lavoratore su quattro con contratto a termine. Una situazione che compromette la continuità didattica e la qualità dell'insegnamento nelle scuole del territorio.

Il malcontento si estende anche al mondo universitario e della ricerca, settori in cui la precarietà sta diventando sempre più la norma anziché l'eccezione. La manifestazione vuole anche dare voce alla preoccupazione per l'assenza di provvedimenti sulle pensioni e per i tagli agli organici che superano il 5% nel settore scolastico.

La mobilitazione astigiana si inserisce in un più ampio quadro di protesta regionale, come evidenziato da Luisa Limone, Segretaria generale Flc Cgil  del Piemonte, che denuncia il sostanziale disinvestimento nel settore dell'istruzione e della ricerca, nonostante le promesse governative.

L'appuntamento è fissato per le 10:30 in Corso Vittorio Emanuele 70 a Torino, dove i lavoratori astigiani della conoscenza, insieme ai colleghi delle altre province, ribadiranno l'importanza di garantire dignità professionale e stabilità lavorativa a chi ogni giorno contribuisce alla formazione delle future generazioni.

Redazione

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