In un'epoca in cui la longevità è sempre più comune, alcune storie brillano di luce particolare. È il caso di Ines Bortoluzzo, che ha recentemente celebrato il suo centesimo compleanno presso la residenza Il Faro di Castell'Alfero, coronando un secolo di vita caratterizzato da resilienza e adattamento.
Nata il 24 ottobre 1924 a San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, Ines ha conosciuto fin da giovane il significato del sacrificio. Terza di sei fratelli, ha dovuto abbandonare gli studi dopo la terza elementare per prendersi cura dei fratelli più piccoli, dimostrando fin da subito un forte senso di responsabilità familiare.
La sua storia lavorativa inizia prestissimo, a soli 13 anni, nei campi del Veneto, dove si dedicava alla faticosa mietitura manuale del granoturco e alla raccolta delle barbabietole da zucchero. Un lavoro duro che ha forgiato il suo carattere e la sua determinazione.
La svolta arriva con il matrimonio a 22 anni e la nascita della primogenita Arcella. Gli anni '50 segnano un importante cambiamento: il trasferimento in Piemonte, ad Asti, dove la famiglia si allarga con l'arrivo della seconda figlia Marisa. Qui, Ines dimostra ancora una volta la sua capacità di adattamento, lasciando il lavoro nei campi per dedicarsi alle pulizie domestiche.
Ma la vita aveva in serbo altre sorprese per questa donna straordinaria. Nel 1978, quando la prima figlia si trasferisce in Australia, Ines non si lascia intimidire dalle distanze e intraprende più volte il lungo viaggio per mantenere saldi i legami familiari, dimostrando come l'amore per la famiglia non conosca confini.
Oggi, Ines è una orgogliosa nonna e bisnonna, testimone vivente di un secolo di storia italiana. Il suo contributo alla comunità è stato recentemente riconosciuto con la consegna dell'attestato di "Patriarca dell'Astigiano" da parte del consigliere provinciale Andrea Giroldo, in rappresentanza del presidente Maurizio Rasero. Alla cerimonia, che si è svolta presso la residenza Il Faro dove Ines risiede dal 2015, era presente anche il sindaco di Castell'Alfero, Giancarlo Fasano.