Il Coordinamento di Libera Asti, fedele alla sua vocazione educativa e culturale, presenta una nuova edizione dell’annuale corso di formazione per docenti , questa volta incentrato sulla Costituzione e sulla giustizia sociale intorno a cui essa è incardinata .
"Non vogliamo affrontare il testo costituzionale dal punto di vista tecnico e giuridico ma i diritti costituzionali nel loro incarnarsi nella vita delle persone e della società, nel loro essere traditi o disattesi" spiegano gli organizzatori.
Il primo incontro del 6 novembre, dal titolo “Welfare , corruzione e mafie”, parte dall’art. 3, secondo cui la Repubblica ha il compito di rimuovere “gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, spiegherà come le mafie contribuiscano a limitare fortemente la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, inserendosi nel tessuto sociale, politico, istituzionale ed economico del nostro Paese.
"Vedremo come economia criminale e corruzione si annidino tra le pieghe del Welfare, della sanità in particolare, ma vedremo anche con quali strumenti il cittadino possa svolgere un’azione di verifica, controllo, monitoraggio civico"
La violazione del diritto al lavoro e della sua tutela (art. 4 e 35)". sarà il tema del secondo incontro del 13 novembre “Lavoro nero, caporalato e nuove schiavitù” .
I relatori ci faranno conoscere i diversi volti dello sfruttamento del lavoro, dai braccianti indiani dell’agro pontino agli stagionali dei vigneti di pregio delle Langhe, fino ai lavoratori marocchini di Castelnuovo Scrivia.
Conoscere la geografia e le dinamiche dello sfruttamento consente di riflettere sulle possibilità di prevenzione e di contrasto al caporalato che la stessa legislazione italiana già prevede.
L’art. 9 , secondo cui la Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” sarà al centro del terzo incontro del 20 novembre, “Ecomafie e crimini d’impresa”.
Si prenderanno in esame i vari tipi di reati e danni ambientali in cui le organizzazioni criminali di tipo mafioso giocano un ruolo importante pur non essendo gli unici attori. Le conseguenze di questi crimini spesso si concentrano nelle fasce più vulnerabili della popolazione ed è qui che la tutela dei diritti alla salute e alla qualità ambientale si incrocia con le istanze della giustizia sociale e dell’ecologia integrale.
Il corso, rivolto agli insegnanti ma aperto alla cittadinanza, si svolgerà dalle 16 alle 19 e avrà come sede la sala congressi della fondazione Goria di Asti, in piazza San Martino 11.
La novità di quest’anno sarà la presenza di giornalisti de Lavialibera, rivista d’inchiesta e di approfondimento dell’associazione Libera e del Gruppo Abele, che parteciperanno a ciascun incontro come relatori e moderatori. Iscrizioni su https://forms.gle/jn1z7vSZkJL3u6Y88 info asti@liberapiemonte.it