Cronaca - 28 ottobre 2024, 07:40

Più di un milione di euro sequestrati ad un noto pregiudicato appartenente all' ndrangheta [VIDEO]

Al centro dell' attività di Carabinieri di Asti e Dia di Torino sette beni immobili, del compendio aziendale di due imprese, delle quote di partecipazione di 1 società, di tre beni mobili registrati e di 32 rapporti finanziari

Maxi sequestro di beni per oltre un milione di euro ad Asti: colpito il patrimonio di una famiglia legata alla 'ndrangheta: la Direzione Investigativa Antimafia, unitamente al Comando Provinciale dei Carabinieri di Asti ha dato esecuzione, nelle scorse settimane, ad un decreto di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Torino – Sezione Misure di Prevenzione su  proposta presentata dal Direttore della Direzione Investigativa Antimafia,  nei confronti del nucleo familiare di un noto pregiudicato astigiano,  già emerso nelle cronache giudiziarie per essere stato coinvolto e condannato in inchieste giudiziarie per gravi reati quali usura, estorsione e tentato omicidio  e per avere intrattenuto contatti con soggetti legati al mondo della criminalità organizzata di stampo mafioso. 

L’operazione nasce dalla complessa attività di analisi del materiale acquisito dalla DIA di Torino ed elaborato unitamente al personale dei Carabinieri di Asti che ha permesso di ricostruire il voluminoso patrimonio accumulato nel tempo dal nucleo familiare in violazione della normativa antimafia vigente, nonchè documentare e delineare il notevole profilo criminale del capofamiglia che vantava numerosi contatti con esponenti di spicco delle consorterie criminali “‘ndranghetiste” presenti nel territorio astigiano e nel torinese. 

La misura di prevenzione patrimoniale ha permesso il sequestro di sette beni immobili, del compendio aziendale di due imprese, delle quote di partecipazione di 1 società, di tre beni mobili registrati  e di 32 rapporti finanziari per un valore di più di un milione di euro.

L’intera attività si inserisce nel più ampio lavoro di coordinamento esistente tra la la locale DDA, la DIA di Torino e le forze di polizia presenti sul territorio, finalizzato a sviluppare una strategia di contrasto al crimine organizzato di stampo mafioso attraverso il lavoro investigativo e la scrupolosa analisi dei flussi economici e dei patrimoni illecitamente acquisiti.

Redazione