Uomini e donne reagiscono in modo differente alle malattie e così alle cure. Non dipende solo dalla caratterizzazione biologica e dalla funzione riproduttiva: nell’approccio alla salute contano anche i fattori ambientali, sociali, culturali e relazionali definiti dal termine “genere”.
Se ne parlerà domani, sabato 26 ottobre, al Polo Universitario “Rita Levi Montalcini” di Asti, nell’ambito del convegno “Medicina di genere. Approccio multi-disciplinare” rivolto a tutta la popolazione.
L’evento è organizzato dal CUG (Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità) dell’Asl AT - in stretta collaborazione e sinergia con la Commissione Pari Opportunità del Comune di Asti.
Gli specialisti dell’Asl forniranno indicazioni sulla “medicina di genere” nell’ambito di varie tematiche: screening oncologici, patologie cardiologiche, sindrome metabolica, prevenzione e nuove frontiere di genere nel campo dell’urologia e di malattie come l’osteoporosi.
I lavori si apriranno alle ore 8,45 con il saluto delle autorità. A seguire interverranno: Laura Norelli (direttrice della Geriatria) con la collega Ilaria Pietropaolo, Giovanna Lombardi (direttrice Medicina Fisico Riabilitativa), Marcello Tucci (direttore Oncologia), Marco Scaglione (direttore Cardiologia e Dipartimento Medico ), Roberto Zanelli (direttore SPRESAL e Dipartimento di Prevenzione), Fulvio Ossino (responsabile profilassi Malattie Infettive), Lorenza Ferrara (responsabile Promozione della Salute e UVOS), Chiara Polito (medico Urologia), Maggiorino Barbero (direttore Ostetricia e Ginecologia e Dipartimento Materno Infantile), Elena Cantino (medico Malattie Metaboliche e Diabetologia). Intorno alle ore 12 l’apertura del dibattito e a seguire le conclusioni.
La partecipazione è libera e non è richiesta la prenotazione.