90 secondi di salute & wellness - 25 ottobre 2024, 18:00

Problemi gastrici: alimentazione e integrazione

Nei cambi di stagione gli episodi di gastrite e reflusso gastroesofageo si accentuano. Mal di stomaco, bruciore, raucedine, irritazione alla gola, tosse, difficoltà digestive, gonfiore sono alcuni tra i sintomi più comuni.

Innanzitutto, bisogna effettuare alcuni piccoli cambiamenti nello stile di vita, questo aiuterà a ridurre e migliorare la sintomatologia gastrica: evitare il fumo e l’alcol, mantenersi attivi e normopeso, mangiare lentamente e masticare bene il cibo per favorirne la digestione e, in caso di reflusso, aspettare 3 ore dalla cena prima di coricarsi e dormire con la testa del letto alzata di 10-15cm.

L’alimentazione diventa, in alcuni casi, una vera e propria terapia. L’indicazione generale è quella di preferire 5 o 6 (opportuno in caso di reflusso)pasti al giorno (colazione, pranzo, cena e i due spuntini) anziché i classici 3 pasti più abbondanti, orientarsi su una dieta ipolipidica (troppi grassi rallentano lo svuotamento gastrico), mangiare lentamente e masticare bene gli alimenti.

Entrando nel dettaglio, invece, possiamo suddividere gli alimenti in 2 categorie, vietati e liberi.

Gli alimenti vietati, come la parola stessa dice, sono da evitare in fase acuta della patologia gastrica, ma è preferibile limitarli anche nei periodi di remissione della malattia. Troviamo il caffè, teina, alcool, frutta acida come ad esempio limoni, arance, pompelmi, frutta secca o candita (alte quantità di zuccheri), verdure come peperoni e pomodori, alcune spezie come ad esempio peperoncino. Sono da limitare, in fase acuta, anche gli alimenti ricchi di grassi come pesci, carni, insaccati, latte intero,  formaggi e i cibi molto freddi o molto caldi.

Da preferire sono i cereali e derivati come riso, pasta, pane, meglio integrali, i legumi, frutta e verdura di stagione non acida, per l’apporto di vitamine e minerali, le proteine magre, l’uso di olio extravergine di oliva come condimento. Bere almeno 2 litri di acqua al giorno.

Per quello che riguarda i metodi di cottura sono da evitare le fritture e preferire metodi come bollitura, vapore, forno, piastra, cartoccio.

Dalla NATURA abbiamo un grande aiuto in caso di:

1)Dispepsie (dal greco dys=difficile+ pepsis=digestione) i principali nutraceutici con evidenze scientifiche sono:

Carciofo Amaro (cynara cardunculus) digestivo ed epatoprotettore: dà sollievo dalla nausea, dal mal di stomaco, dal senso di ripienezza dopo i pasti.

Zenzero (zingiber officinalis) e' una spezia utilizzata per difficoltà digestive, nausea, spasmi addominali. Protegge la mucosa gastrica, riduce il tempo di svuotamento gastrico migliorando la digestione, rallenta la secrezione di acidi (grazie ai sui principi attivi acido cinammico ed acido gallico).

Peperoncino (capsicum annuum): contiene la capsaicina che migliora la secrezione di gastrina, migliora la digestione ma attenzione! Non deve essere assunta con frequenza da chi soffre di: reflusso, gastrite, diverticoli, emorroidi.

Curcuma (curcuma longa) protegge la mucosa gastrica (agendo come inibitore sui recettori H2 dell'istamina) , ha il limite di essere poco biodisponibile, poco assorbito cioè nel tratto gastrointestinale , per questo motivo e' importante la forma farmaceutica. Può avere effetti collaterali in dosi eccessive, è sconsigliato l'utilizzo da parte di soggetti con calcoli biliari o alterata funzione epatica!

2)Anche per la Gastrite la natura ci viene in aiuto grazie a:

Probiotici: soprattutto i Lactobacilli hanno dimostrato di attenuare la crescita dell’Helicobacter pylori (spesso causa della gastrite) attraverso l'inibizione dell'aderenza alla mucosa dello stomaco di questo battere dannoso per il nostro benessere gastrico. Prevengono inoltre gli effetti collaterali associati alla terapia antibiotica spesso utilizzati per combattere proprio l'H.pylori.

Flavonoidi: estratti dal mirtillo rosso soprattutto hanno proprietà gastroprotettive, agendo come antisecretori, citoprotettivi ed antiossidanti.

Liquirizia: grazie alla glicirizzina riduce l’acidità dello stomaco migliorando i sintomi legati alla gastrite, allevia anche gonfiore ed infiammazione intestinale. Attenzione ad assumerla pura con frequenza (10 grammi al giorno), soprattutto se si soffre di pressione alta poiché aumenta l'escrezione di potassio e può rappresentare un problema per gli ipertesi, per chi è in terapia per malattie cardiache o per coloro che assumono diuretici.

Aloe (Aloe Vera): contiene molti principi attivi, l'acemannano e' il principio attivo più studiato per prevenire le ulcere, ha dimostrato la capacità di stimolare la sintesi di collagene promuovendo i processi riparativi della mucosa gastrica. E' importante assumere dell'Aloe depurata dagli antrachinoni (parte lassativa della foglia) che risultano irritanti anche per lo stomaco, è indispensabile assumere un'Aloe titolata in polisaccaridi (almeno 5mg/ml) che sono i componenti bioattivi utili per la cura dei fastidi gastrici (bere a digiuno almeno 10ml al giorno per almeno 15 giorni)

Dott.sse Melika Myftaraj e Marta Turello