Quest'anno ricorre il trentesimo anniversario della devastante alluvione che nel 1994 colpì duramente il Piemonte, in particolare la provincia di Asti e la città di Canelli. che ebbe anche delle vittime.
"Ricordo l'alluvione del '94 come un duro colpo per la città, che ha contato le sue vittime ed è rimasta irriconoscibile per mesi - ha affermato il sindaco, Roberta Giovine - Al tempo stesso, dal fango è emersa una grande prova di solidarietà, che ha portato a stringere molte amicizie in Piemonte e non solo e a fondare la Protezione Civile canellese".
Quel tragico evento lasciò un segno indelebile nella memoria collettiva, ma allo stesso tempo rappresenta oggi un'opportunità per riflettere sul futuro e sulle azioni da intraprendere per prevenire simili disastri.
"Vogliamo che questa ricorrenza sia uno spunto di riflessione sul futuro - ha dichiarato l’assessore all'Ambiente, Claudio Riccabone - È un richiamo alla necessità di essere vigili e preparati, con l'obiettivo di agire in un'ottica di prevenzione".
Per commemorare questo importante anniversario, sabato 26 ottobre, dalle 9 alle 12, si terrà un'esercitazione della Protezione Civile. Questo evento sarà non solo un'occasione per osservare da vicino il funzionamento delle operazioni di soccorso, ma anche un momento educativo per sensibilizzare la cittadinanza sulle pratiche da attuare in caso di emergenza. Sarà un'opportunità per apprendere come proteggere se stessi e la comunità di fronte ai rischi naturali.
Il secondo appuntamento, dal tono più festoso, si terrà sabato 9 novembre, momento in cui "celebreremo i 30 anni di questa solidarietà con tanti volontari di quei giorni. Oltre alle cerimonie e all'accensione del pino donato dagli amici di Trento, la sera sono previsti i concerti della corale tridentina e della locale corale ANA al Teatro Balbo", ha sottolineato la prima cittadina.
Questa giornata sarà dedicata al ricordo dell'ondata di solidarietà che travolse Canelli e tutto il Piemonte nei giorni successivi all'alluvione. Un modo per rivivere il calore della collaborazione tra cittadini e istituzioni che, grazie anche al contributo di molte realtà, permise di rialzarsi dopo la tragedia. "Ringrazio gli amici dal Trentino e il rapporto che abbiamo ripreso", ha concluso Riccabone, sottolineando l'importanza di questi legami solidali, ancora oggi fondamentali per il territorio.