Anche ad Asti si muore di lavoro e, spesso c'è una risposta scarsa da alcune imprese ai piani mirati di prevenzione.
Sono solo alcuni dei punti toccati questa mattina ad Astiss in un incontro, organizzato da Cgil, Cisl e Uil su: Rls, la tutela della salute del lavoratore: quale prevenzione?".
L'incontro fa parte di Asti SìCura, nell'ambito della settimana europea per la sicurezza, iniziativa fortemente voluta dalla Prefettura di Asti nell'ambito dell'Osservatorio provinciale per il monitoraggio degli infortuni sul lavoro e la sicurezza dei lavoratori.
19 eventi in 5 giorni per focalizzare l'attenzione sulla sicurezza dei lavoratori, sulle malattie professionali, sulle tutele e sulla prevenzione.
La settimana astigiana è stata inaugurata ieri all'auditorium della Cassa di Risparmio di Asti, nel pomeriggio la deposizione della corona al monumento Anmil dei caduti sul lavoro e l'inaugurazione mostra dei quadri ex voto "Aiutati che Dio ti aiuta".
Al convegno di questa mattina esperti e addetti ai lavori si sono confrontati sull'importanza della prevenzione e sono stati analizzati molti dati.
Al tavolo dei relatori Andrea Farinazzo (anche moderatore) responsabile Ufficio Ambiente, salute e sicurezza Uilm nazionale, formatore che ha sviscerato il ruolo indispensabile del Rappresentante lavoratori sicurezza (Rls), Tiziana Morra dell'Ispettorato del lavoro; Roberto Zanelli; direttore Spresal Asti, Raimondo Casini; dirigente medico Inail Alessandria Asti; Fabrizio Ferraris, dipartimento salute e sicurezza Cisl Piemonte sulle malattie professionali; Daniela Pertuso di Inca Piemonte sul ruolo dei Patronati.
Avere la consapevolezza del rischio e non aver paura a denunciare
"Le Rls sono le voci di tutti i colleghi. La formazione è fondamentale e ognuno deve fare il proprio compito e avere la consapevolezza del rischio", ha rimarcato Farinazzo, mentre da tutti è emersa la necessità di fare "intermediazione con tutti i partner" e quanto ci sia il "timore di denunciare". "Ci deve essere confronto e supporto per fare emergere le malattie professionali con medici di famiglia. La prima denuncia di malattia professionale ha un iter lunghissimo. Più collaborazione potrebbe sveltire i tempi"
"L'attività di vigilanza, oltre ad essere repressiva deve essere di stimolo alle aziende per tenere un comportamento virtuoso", rimarca Tiziana Morra dell'ispettorato del lavoro che spiega come negli anni siano cresciute le competenze in tutti i settori.
All'interno dell'ispettorato c'è anche un nucleo specializzato di carabinieri e l'auspicata sinergia, ad Asti c'è. "Facciamo anche informazione nelle scuole - spiega Morra - gli ispettori vanno nelle scuole per gettare le basi per il lavoro sicuro. C'è interesse a promuovere la cultura della legalità".
"Noi Rls vorremmo essere chiamati sempre dagli ispettori quando entrano nelle aziende" rimarca Farinazzo.
Da Inail alcuni dati astigiani
Dall’ultimo rapporto Inail, pubblicato il 14 ottobre emergono alcuni dati interessanti
Gli infortuni denunciati in Piemonte sono 54451 nel 2022; 43085 nel 2023, ad Asti sono 2351 nel 2022, 1773 nel 2023
Infortuni mortali denunciati
Piemonte 100 nel 2022; 81 nel 2023, ad Asti sono stati 8 nel 2022, mentre nel 2023 sono 5 (2 accertati)
"La percentuale di Infortuni mortali accertati, a livello nazionale nel 2023, è pari al 48% delle denunce e che oltre la metà degli stessi (52,2%) è accaduto 'fuori dall’azienda', precisa Inail.
Malattie professionali denunciate
In Piemonte sono state 1300 nel 2022, 1514 nel 2023, mentre ad Asti 116 nel 2022, 136 nel 2023
"I dati 2024, rimarca Inail, non sono ancora consolidati e, pertanto, devono essere trattati con attenzione perché il quadro che rappresentano potrebbe variare".
Infortuni denunciati periodo gennaio-agosto:
Piemonte – gennaio-agosto 2023: 27617; gennaio-agosto 2024: 28328
Asti – gennaio-agosto 2023: 1188; gennaio-agosto 2024: 1179
Infortuni mortali denunciati periodo gennaio-agosto:
Piemonte – gennaio-agosto 2023: 52; gennaio-agosto 2024: 46
Asti – gennaio-agosto 2023: 2; gennaio-agosto 2024: 4 (non tutti accertati. Il dato definitivo non è, però disponibile)
Malattie professionali denunciate periodo gennaio-agosto:
Piemonte – gennaio-agosto 1026: 52; gennaio-agosto 2024: 1177
Asti – gennaio-agosto 2023: 93; gennaio-agosto 2024: 81
Asti maglia nera(?)
"Asti è maglia nera - spiega Roberto Zanelli di Spresal - ma i trend infortunistici vanno valutati su un quinquennio". E snocciola un bel po' di dati anche sulla realtà dello Spresal (Servizio prevenzione sicurezza ambienti di lavoro).
Zanelli rimarca la realtà agricola dell'Astigiano; nel 2023 8 gli incidenti in campagna denunciati (considerate anche le cadute dal trattore per malore), 4 mortali. Lo SpreSal, nel 2023 ha ricevuto 241 denunce di infortunio sul lavoro, analizzate e 95 denunce di infortunio oggetto di inchiesta. "Abbiamo 4 mila aziende agricole è importante il ruolo delle associazioni di categoria", ha detto prima di analizzare le malattie professionali che, per il 36% dei casi derivano da movimenti ripetitivi degli arti e, per il 27% dalla movimentazione manuale dei carichi.
"Il 49% della denuncia di malattie professionali arrivano dai patronati e, purtroppo, c'è una scarsa risposta dalle imprese edilizie ai Piani mirati di prevenzione, stiamo facendo vigilanza verso chi non ha aderito", rimarca ancora Zanelli.
VIDEOINTERVISTE agli organizzatori, Cgil Cisl e Uil
Il pittore Filippo Pinsoglio ha realizzato un quadro per Asti SìCura , commissionato dall'Ente Bilaterale per il Terziario (pres. Enrico Fenoglio) e Turismo (pres. Stefano Calella) ed è stata donata la riproduzione a tutte le autorità ed enti che hanno partecipato.