Accolta calorosamente da famiglie, giovani, anziani, bambini e, ovviamente cani.
Un successo l'incontro tra Asti e la dottoressa Monica Pais, giovedì sera all'istituto di musica Verdi. Accompagnata dall'inseparabile Palla, attrazione di grandi e piccini, ha raccontato la storia della cagnolina destinata a morte certa, del grande lavoro della Clinica veterinaria Duemari, delle attività in tutto il mondo della Onlus Effetto Palla, nata per convogliare i fondi (attività creatasi con la grande popolarità di Palla) nelle cure degli "animali di nessuno" in tutto il mondo.
E non è mancato un focus sul randagismo, piaga sociale immensa, soprattutto al sud. "Quello della Sardegna è diverso - spiega Pais - da noi ci sono molti animali di proprietà, senza microchip e lasciati liberi di vagare (e mettersi nei guai)".
Della vita precedente di Palla non si sa nulla fino a che, nel 2016, il volontario della clinica, Nicola, la incontra e chiama subito Monica parlando di "una cosa mai vista prima". E all'arrivo in clinica tutti si rendono conto che non aveva esagerato. La cucciola di pitbull aveva un laccio di nylon stretto intorno al collo e man mano che cresceva, il laccio si stringeva sempre di più, rendendo la sua testa un pallone (da cui è derivato il nome, chissà se mai ne aveva avuto uno). Il resto è storia nota, anche l'adozione da parte di Monica e del marito Paolo (con lei ad Asti), per evitare qualunque azione commerciale, dato che nel frattempo Palla era diventata una "star" suo malgrado.
La onlus lavora in tutto il mondo
Nasce così la Onlus Effetto Palla che cura gli animali di nessuno in tutto il mondo. "La onlus è attiva con le scuole, con le disabilità, con le fragilità e siamo, da un certo punto di vista, innovatori sociali. In questo mondo che sta cambiando volto, noi ci siamo con il recupero e la cura. Costruendo nuovi sogni e nuove visioni in squadra".
QUI si possono visionare i progetti e contribuire donando il 5x1000, Cod. Fiscale: 90052450955 o con l'Iban IT65D0100517400000000006381.
Si può donare anche QUI oppure su Amazon wish list.
Anche la vendita dei libri (9) di Monica, finanzia le attività della Onlus.
E Palla, durante l'incontro, sta vicino alla sua salvatrice, anche se ogni tanto si alza per familiarizzare con i diversi simili presenti, tra l'ilarità generale e l'atmosfera informale e ricca di amore.
Tra il pubblico c'è anche Giovanna, mamma umana di Augusta Scalpore, meraviglioso maremmano salvato dalla clinica.
L'opera sinfonica per il tragico incendio del Montiferru
Un incontro accompagnato musicalmente da Marilù Arnaboldi e Giorgio Secchi. "Marilù - spiega Monica - ha fatto diventare un mio libro in un'opera sinfonica".
“L’incendio del bosco grande”, un’opera per la volpe Metà, tratto, appunto dal libro di Monica Pais è un'opera commissionata e prodotta dalla Fondazione Fossano Musica al giovane compositore Lorenzo Subrizi, su suggerimento di Marilù Arnaboldi è tratta dal libro, scritto dalla veterinaria che racconta la terribile estate del 2021.
Monica si è trovata col suo staff a combattere il rogo che ha devastato ampie zone del Montiferru, zona di colline e boschi a nord della penisola del Sinis. Decine di migliaia di ettari di foreste e pascoli sono andati in fumo assieme alla vita di migliaia di animali selvatici e di allevamento. Pais ha ricreato il libretto dell’opera tutto dalla prospettiva di una cucciola di volpe, che davvero è arrivata in clinica in quei giorni, paralizzata da un incidente mentre fuggiva dal fuoco, fra le decine di grandi ustionati curati dai veterinari.
Monica racconta anche dei tanti cinghiali che avevano le zampe ustionate e che "sono diventati plantigradi, si sono salvati. Li abbiamo rimessi tutti in libertà".
