Il Poligono di Dio: le ipotesi sulla 'geometria sacra' della chiesa di Vezzolano

Nella “Sala capitolare” adiacente al chiostro della chiesa di Vezzolano, è presente da anni un’esposizione didattica che offre un’interpretazione dell’architettura del monumento basata su considerazioni astronomiche e geometriche.

Secondo questa interpretazione, l’asse principale della chiesa sarebbe stato progettato per indicare il punto dell’orizzonte corrispondente al lunistizio estremo superiore, ovvero il punto più a nord in cui sorge la luna durante la sua massima declinazione. Inoltre, si sostiene che la pianta della chiesa sia stata concepita a partire dal decagono regolare, noto come il “Poligono di Dio”.

Maurizio Pistone, studioso nell'ambito della lingua e della letteratura italiana, ha cercato di contestualizzare questa ipotesi nella cultura scientifica dell’epoca, per capire se effettivamente questo potesse essere un obiettivo comune nella progettazione delle chiese e se il clero possedesse le competenze scientifiche necessarie. In particolare, viene illustrata la figura di Gerberto di Aurillac (ca. 945 - 1003), uno dei più importanti intellettuali della fine del X secolo. Gerberto fu insegnante nella scuola della cattedrale di Reims, poi arcivescovo di Reims, abate di Bobbio, arcivescovo di Ravenna e infine Papa con il nome di Silvestro II.

I risultati di questa ricerca saranno presentati al pubblico sabato 26 ottobre alle ore 10, nei locali del Chiostro della Chiesa di Vezzolano, grazie all’iniziativa della Biblioteca della Rete Romanica di Collina. In questa occasione verrà anche distribuito un quaderno con una sintesi dei risultati.

Un testo più dettagliato, con indicazioni bibliografiche, è già disponibile e può essere scaricato sul sito della Cabalesta e sulle pagine del servizio Academia.edu.