Il tessuto imprenditoriale piemontese ha mostrato una leggera ripresa nel terzo trimestre del 2024, secondo i dati del Registro imprese delle Camere di commercio. Con 4.434 nuove iscrizioni e 3.841 cessazioni, il saldo positivo si attesta a 593 imprese, in miglioramento rispetto alle 466 unità dello stesso periodo del 2023.
Il tasso di crescita regionale è del +0,14%, superiore al +0,11% del 2023, ma ancora inferiore alla media nazionale del +0,26%. A fine settembre 2024, il Piemonte conta 421.020 imprese registrate, rappresentando il 7,1% del totale nazionale.
Asti emerge come la provincia più dinamica, con un tasso di crescita del +0,33%, seguita da Biella (+0,27%) e Cuneo (+0,24%). Questi dati indicano un ambiente particolarmente favorevole all'imprenditoria in queste aree.
Gian Paolo Coscia, presidente di Unioncamere Piemonte, commenta: "Tiene ma non decolla il tessuto imprenditoriale piemontese. Nonostante una spiccata resilienza delle nostre imprese non si registra uno scatto in avanti, frutto di politiche e strategie in grado di attrarre nuova imprenditorialità. È necessario continuare a lavorare per migliorare questi risultati e per rafforzare la competitività delle nostre imprese anche sui mercati globali."
A livello settoriale, i servizi diversi dal commercio e turismo registrano la crescita più significativa (+0,50%), seguiti dal turismo (+0,42%) e dalle costruzioni (+0,37%). L'industria in senso stretto rimane stabile (+0,03%), mentre il commercio (-0,08%) e l'agricoltura (-0,14%) mostrano una leggera flessione.
Tra le forme giuridiche, le società di capitale si confermano le più dinamiche con un tasso di crescita del +0,71%, rappresentando ora il 22,0% delle imprese piemontesi.
Coscia aggiunge: "In questo contesto, le istituzioni sono chiamate a un ruolo sempre più attivo, offrendo alle imprese gli strumenti e il supporto necessari per affrontare le sfide del futuro."
Le professioni più difficili da reperire in Piemonte nel mese di ottobre 2024
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Sistema Informativo Excelsior
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Le criticità maggiori riguardano la ricerca di meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse/mobili, per cui le imprese prevedono 880 assunzioni, l’82,6% delle quali è però di difficile reperimento e gli operai specializzati nell’ installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche, gruppo professionale per il quale le imprese stimano 430 nuove assunzioni, l’82,5% delle quali rischia, però, di rimanere scoperto.
Ben al di sopra del dato medio regionale appaiono le difficoltà di reperimento di tecnici della salute (75,8%), operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni(74,0%), fabbri ferrai costruttori di utensili (72,5%), professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (70,2%) e fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (70,0%).
Nel dettaglio dei titoli di studio, si mantiene elevata la difficoltà di reperimento di personale laureatosegnalata dalle imprese, che coinvolge il 52,6% delle assunzioni programmate: tra gli indirizzi per cui si rilevano le criticità maggiori si segnalano quelli medico e odontoiatrico (91,6%), sanitario e paramedico (81,2%), chimico-farmaceutico (81,2%).
Le imprese lamentano elevate difficoltà anche nel reperimento di candidati con istruzione tecnica superiore (ITS, 71,4%).
A livello secondario si riscontrano in media problematicità (49,7%) di poco inferiori a quelle riscontrate a livello complessivo regionale, anche se esistono notevoli differenze a seconda degli indirizzi di studio. Rischia, infatti, di rimanere scoperto rispettivamente il 73,8% e il 69,2% delle assunzioni riservate a candidati in possesso di diploma con indirizzi elettronica ed elettrotecnica e agrario, agroalimentare e agroindustria.
Difficoltà di reperimento superiori alla media riguardano, infine, la ricerca di personale con qualifica di formazione o diploma professionale (53,8%), con picchi particolarmente elevati per gli indirizzi elettrico(80,0%), edile (76,6%) e benessere (69,6%).