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Attualità | 16 ottobre 2024, 15:17

Fotovoltaico: no alla costruzione in aree con colture pregiate

In Piemonte una proposta di legge dal consigliere regionale astigiano Fabio Isnardi

Fotovoltaico: no alla costruzione in aree con colture pregiate

Il Consiglio regionale del Piemonte si prepara a discutere una nuova proposta di legge che mira a proteggere le aree agricole di elevato interesse agronomico dall'installazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici. L'iniziativa, presentata dal consigliere regionale Fabio Isnardi (PD) e sostenuta dall'intero gruppo del Partito Democratico, si propone di definire chiaramente quali terreni possono ospitare impianti per la produzione di energia rinnovabile e quali devono essere esclusi.

La proposta di legge, composta da quattro articoli, si basa sul Decreto Ministeriale del 21 giugno 2024 e mira a salvaguardare le aree agricole di pregio, in particolare quelle che producono alimenti con certificazioni Dop, Igp, Doc e Docg. Inoltre, la legge includerebbe tra le aree protette i terreni nei Comuni dei siti tutelati dall'Unesco, come i "Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato".

Il consigliere Isnardi ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa: "La coltivazione di prodotti di eccellenza, tutelati da marchi di qualità, è oggi il fiore all'occhiello del nostro territorio e del nostro export internazionale. Per nessuna ragione può essere messa in secondo piano."

La proposta di legge definisce come aree di elevato interesse agronomico quelle appartenenti agli areali individuati dai disciplinari delle produzioni agricole a marchio  Dop, Igp, Doc e Docg. Inoltre, include i terreni agricoli e naturali ricadenti nella prima e seconda classe di capacità d'uso del suolo, secondo la "Carta della capacità d'uso dei suoli del Piemonte".

Domenico Ravetti, vicepresidente del Consiglio regionale, ha commentato: "Produrre energia con fonti rinnovabili è giusto, ma deve essere fatto con criterio. Questa proposta di legge è pensata per dare una prima risposta chiara su dove si possano installare impianti agrivoltaici e dove no, così da non lasciare soli sindaci e uffici tecnici comunali."

La proposta arriva in un momento in cui il Piemonte sta registrando un boom turistico, con oltre 6 milioni di arrivi e 16 milioni di presenze nel 2023. Il turismo rappresenta ora il 9,5% del PIL regionale, con una proiezione del 10% per il 2024. Questi dati sottolineano l'importanza di preservare il paesaggio e le tradizioni agricole della regione.

La legge, se approvata, escluderebbe esplicitamente l'installazione di impianti a terra voltaici e agrivoltaici nelle aree definite di elevato interesse agronomico. Questa misura mira a bilanciare le esigenze della filiera delle energie rinnovabili con quelle di chi vive e lavora la terra, preservando al contempo il paesaggio piemontese dal consumo di nuovo suolo.

I promotori della legge sottolineano che l'iniziativa non comporterà nuovi oneri per il bilancio regionale, trattandosi principalmente di norme procedurali di tutela. La Regione avrà 180 giorni dall'entrata in vigore del D.M. 21 giugno 2024 per individuare le aree in cui sarà consentita l'installazione di impianti a energie rinnovabili, escludendo quelle protette dalla nuova legge.

Redazione


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