Economia e lavoro - 15 ottobre 2024, 07:20

Unione Industriale Asti: un bilancio in chiaroscuro per fine 2024

Aziende astigiane 'in bilico' tra cauto ottimismo e sfide globali: occupazione stabile ma investimenti in calo

Il panorama industriale astigiano si trova a navigare acque incerte nel quarto trimestre del 2024, come emerge dall'ultima indagine congiunturale dell'Unione Industriale della Provincia di Asti. Il quadro che si delinea è caratterizzato da un cauto ottimismo, pur in presenza di sfide globali che continuano a influenzare le prospettive economiche locali.

Segnali di ripresa e cautela

Nonostante le persistenti incertezze, alcuni indicatori chiave mostrano segnali di miglioramento. Le aspettative riguardanti produzione, redditività e ordini export, pur rimanendo in territorio negativo, registrano un incremento rispetto ai trimestri precedenti. Un dato particolarmente incoraggiante riguarda gli ordini totali, che tornano in ambito positivo, segnalando una possibile ripresa della domanda.

L'occupazione rimane un punto di forza per l'industria astigiana. Il 17,9% delle imprese prevede un aumento dell'organico, mentre il 71,8% si aspetta una stabilità. Solo il 10,3% prevede una diminuzione, portando il saldo ottimisti/pessimisti a un confortante 7,6%, in miglioramento rispetto al trimestre precedente.

Investimenti e utilizzo degli impianti

Tuttavia, la cautela delle imprese si riflette nelle decisioni di investimento. Solo il 18,4% delle aziende prevede investimenti significativi nel quarto trimestre, in calo rispetto al 32,4% del trimestre precedente. La maggioranza (57,9%) si orienta verso investimenti marginali, come la sostituzione di macchinari.

Il tasso di utilizzo degli impianti mostra un lieve miglioramento, attestandosi al 74,03%, un dato che suggerisce una moderata ripresa dell'attività produttiva.

Export e sfide internazionali

Le previsioni legate agli ordini export, pur rimanendo in territorio negativo, mostrano un leggero miglioramento. Il 66,7% delle imprese prevede un andamento costante per questi ordini, un dato che riflette la persistente incertezza sui mercati internazionali.

Luigi Costa (nella foto sottostante), presidente dell'Unione Industriale della Provincia di Asti, sottolinea l'impatto delle tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente, sulle prospettive delle imprese locali. "Sarà importante" - afferma Costa - "che nella prossima Legge di Bilancio venga prevista una semplificazione degli incentivi agli investimenti per le nostre imprese e la riconferma dei tagli al cuneo fiscale".

Cassa integrazione e ritardi negli incassi

Un segnale di attenzione è l'aumento della percentuale di aziende che prevedono di ricorrere alla cassa integrazione, passata dall'8,6% al 13,2%. Questo dato, leggermente superiore alla media regionale, riflette le persistenti difficoltà di alcuni settori.

Positiva, invece, la diminuzione delle aziende che segnalano ritardi negli incassi, scese dal 48,6% al 43,2%, un dato che potrebbe indicare un miglioramento della liquidità nel sistema economico locale.

Nel contesto più ampio del Piemonte, l'industria astigiana si colloca in una posizione intermedia. Mentre alcune province, come Biella e Vercelli, mostrano maggiori difficoltà, altre come Cuneo presentano un outlook più positivo. Asti, con un saldo di -2,6% nelle previsioni di produzione, si posiziona vicino alla media regionale, riflettendo le sfide comuni a tutto il territorio.

Conclusioni e prospettive

L'industria astigiana si trova quindi a un punto di svolta. Da un lato, i segnali di ripresa in alcuni indicatori chiave offrono ragioni per un cauto ottimismo. Dall'altro, le persistenti incertezze globali e la prudenza negli investimenti suggeriscono che la strada verso una ripresa solida è ancora lunga.

La capacità delle imprese astigiane di adattarsi a questo scenario in evoluzione, sfruttando le opportunità offerte dall'innovazione e dalla diversificazione dei mercati, sarà cruciale per affrontare le sfide dei prossimi mesi e posizionarsi per una crescita sostenibile nel lungo termine.

Redazione