"Una mistica astigiana: Maria Tartaglino", spettacolo teatrale al Museo Diocesano di Asti

Sabato 19 ottobre, alle 21, il Museo Diocesano San Giovanni di Asti ospiterà un evento culturale di grande rilievo: la presentazione dell'atto unico "Una mistica astigiana: Maria Tartaglino", scritto e diretto da Alessandro Boero. Lo spettacolo si inserisce nelle commemorazioni per l'80° anniversario della morte di Maria Tartaglino, figura di alta spiritualità religiosa astigiana.

Maria Tartaglino, nata ad Asti il 17 settembre 1887 e scomparsa l'1 settembre 1944, fu protagonista di un evento straordinario che scosse la città nel 1933: il sanguinamento del suo crocifisso nella sua stanza presso l'Istituto Santa Chiara. Questo fatto, che all'epoca ebbe una notevole risonanza, viene ora rivisitato e approfondito attraverso la rappresentazione teatrale.

L'opera di Boero ricostruisce l'interrogatorio di Maria Tartaglino davanti al Tribunale Ecclesiastico Diocesano, insieme alle testimonianze di altri 16 testimoni, tra cui 13 religiosi e 3 laici. Lo spettacolo mira a gettare nuova luce su un evento che ha segnato profondamente la storia religiosa, sociale e antropologica di Asti.

Sul palco, diretti dallo stesso Boero, si esibiranno gli attori della "Compagnia del Cenacolo – Tutto Alfieri": Agostina Robba, Silvana Bego, Tiziana Miroglio, Alessandro Boero, Dino Penso, Giorgio Gallo, Osvaldo Rovero, Pino Pampararo e Stefano Zecchino. La serata sarà presentata da Giuseppe Barolo e arricchita da intermezzi musicali dal vivo eseguiti dal gruppo "La Ghironda".

Un momento particolarmente toccante sarà l'intervento della signora Paola Tartaglino, pronipote di Maria, che porterà una testimonianza personale sulla figura della sua antenata.

L'evento, che si terrà presso il Museo Diocesano San Giovanni in Via Natta 36 ad Asti, è aperto al pubblico con ingresso a libera offerta. Rappresenta un'opportunità unica per riscoprire un capitolo affascinante della storia locale e riflettere sul significato della spiritualità nella società contemporanea.

Questa rappresentazione non solo commemora la figura di Maria Tartaglino, ma offre anche uno spaccato della vita religiosa e sociale di Asti negli anni '30, invitando il pubblico a riflettere su temi di fede, mistero e comunità.