Attualità | 12 ottobre 2024, 11:13

Asti: opposizioni critiche dopo l'annuncio dell'area Babilano a pagamento

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni dei consiglieri Bosia, Briccarello, Malandrone e Miroglio (Gruppi consigliari Uniti si Può - Ambiente Asti - Verdi)

Asti: opposizioni critiche dopo l'annuncio dell'area Babilano a pagamento

Non bastava aver trasformato l’intera piazza del Palio da parcheggio gratuito a favore di pendolari, studenti, lavoratori, abitanti delle frazioni e della Provincia a parcheggi a pagamento. Ora anche l’area Babilano, divenuta l’unica area a disposizione di chi utilizza il treno, diventa a pagamento (CLICCA QUI per rileggere l'articolo, ndr.). Di questo ennesimo regalo, dopo quello ad ASP,  ora alle Ferrovie, l’Amministrazione Rasero si vanta pure. 

Dichiara infatti l’assessore all’Urbanistica Amasio che si è trattato di “un percorso lungo e complesso durato più di un anno”, cosa ha portato a casa l’Amministrazione: un 10% del totale dei parcheggi a prezzo agevolato per i residenti! Cosa si intende per residenti? E coloro che quotidianamente per lavoro e per studio necessitano di parcheggio quanto dovranno pagare? Fortunatamente i signori delle Ferrovie concedono la possibilità di parcheggio per 10 BUS! 

Il Comune di Asti si accontenta della supercazzola delle Ferrovie che con l’intervento miglioreranno ed efficienteranno lo scambio intermodale e favoriranno, udite udite “ lo Shift Modale” dell’auto privata a forme di trasporto pubblico, mirando al miglioramento della mobilità collettiva: insomma come se fosse Antani! Fortunatamente questa lungimirante Amministrazione trasformerà i parcheggi a pagamento nei paraggi della Stazione: all’incirca, più o meno forse, tra corso Einaudi e Corso Matteotti. Ancora una volta l’assessore Amasio si caratterizza per avere poche idee ben confuse. E ASP sarà contenta di questa trasformazione a favore delle Ferrovie dopo aver perso tutti i parcheggi di piazza del Palio a causa dello spostamento del mercato? 

Non si può che rimanere allibiti di fronte all’incapacità di questa giunta, del sindaco e dell’assessore all’urbanistica, sempre pronti a produrre ogni tipo di Variante Urbanistica per accontentare chiunque, futuri presidenti della Fondazione compresa, ma sempre proni di fronte ad ogni tipo di potere forte: si chiami IREN piuttosto che Ferrovie RFI. E’ del tutto evidente che questa Amministrazione è in grado di usare la leva urbanistica in modo unidirezionale: a favore dei poteri forti e non della collettività!

Un anno di trattative con le Ferrovie per l’area Babilano senza pensare ad una possibile Variante Urbanistica, magari la n. 40, che, in caso di mancato accordo, poteva trasformare quell’area da servizi ad area verde, oppure area sportiva, oppure area a servizi per la collettività. E’ questione di mentalità oltre che di capacità, purtroppo la capacità a contrattare per il bene collettivo e a favore dei cittadini non è nel DNA di questa Amministrazione, capace solo di “presentarsi con il cappello in mano” di fronte ai potenti. E dire che c’è stato un tempo in cui amministrazioni illuminate e un presidente asp illuminato creavano uno dei parcheggi liberi più utili alla città.

Oggi invece ci sono altri interessi e mentalità. I risultati si vedono! Chi paga sono i cittadini!

Mauro Bosia, Vittoria Briccarello, Mario Malandrone e Gianfranco Miroglio (Gruppi consigliari Uniti si Può - Ambiente Asti - Verdi)

Al direttore


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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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