Domenica 13 ottobre si celebra in tutta Italia la 74ª Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, un appuntamento istituzionalizzato nel 1998 su iniziativa dell'ANMIL (Associazione nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro). L'evento, che gode del patrocinio della Rai e della copertura di tutte le testate giornalistiche nazionali, vedrà numerose iniziative organizzate dalle sedi territoriali in tutto il Paese.
Ad Asti, la commemorazione è in programma martedì 15 presso la Sala riunioni dell'Inail di via Goito, con inizio alle ore 9.30. La cerimonia civile vedrà la partecipazione delle massime autorità locali, tra cui il prefetto Claudio Ventrice, il sindaco e presidente della Provincia Maurizio Rasero, il questore Marina Di Donato, il Direttore dell'Inail di Asti e i rappresentanti delle forze dell'ordine. Durante la cerimonia, un momento particolarmente significativo sarà la consegna dei Brevetti e dei Distintivi d'Onore agli Invalidi del lavoro da parte della Direzione INAIL.
"La sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve ancora la giusta considerazione, nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico che grava sul Paese", afferma Tiziana Rossella Biamino, presidente ANMIL di Asti. "Questa manifestazione rappresenta un'occasione cruciale per sensibilizzare le forze politiche e stimolare riflessioni concrete per il futuro, con l'obiettivo di arginare morti, infortuni sul lavoro e malattie professionali".
La presidente sottolinea anche l'urgenza di aggiornare la normativa sulla tutela delle vittime del lavoro, che risale al 1965: "È fondamentale rivederla per evitare che intere famiglie si ritrovino ad affrontare disabilità, dolore e difficoltà economiche in seguito a infortuni o malattie professionali".
Il fenomeno degli incidenti sul lavoro sta ricevendo una crescente attenzione mediatica, non più considerati come eventi casuali o inevitabili. "Le notizie di cronaca sono sempre più numerose - spiega Biamino - perché si è finalmente compreso che questi episodi sono spesso il risultato di una mancata osservanza delle normative e di una sottovalutazione del rischio, particolarmente in un periodo in cui la crisi economica spinge a ridurre gli investimenti in prevenzione e formazione".
L'ANMIL di Asti auspica che i dati INAIL possano servire come strumento efficace per comprendere il fenomeno e individuare le strategie più appropriate. "Vogliamo che questi numeri ci indichino chiaramente le vie da intraprendere - conclude la presidente - per sviluppare un'azione che combini efficacemente consapevolezza, prevenzione e controlli, ma soprattutto che promuova responsabilità condivise e partecipazione collettiva alla sicurezza in azienda e sui luoghi di lavoro".