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Attualità | 09 ottobre 2024, 09:15

Al via la riqualificazione degli stagni di Belangero

Il primo intervento già realizzato ha riguardato la rimozione di oltre 9.000 kg di pneumatici abbandonati nella riserva

Il Parco Paleontologico Astigiano annuncia 'avvio del progetto di riqualificazione ambientale all’interno dell’area protetta degli Stagni di Belangero.

Il progetto intitolato "Natura rigenerata: un progetto di riqualificazione per la Riserva Naturale degli Stagni di Belangero" ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della seconda edizione del bando “Simbiosi: Insieme alla Natura per il futuro del Pianeta” che intende contribuire a sostenere progetti volti a proteggere e valorizzare il patrimonio naturale e la biodiversità oltre che ad aumentare la consapevolezza pubblica e individuale sul ruolo che il degrado ambientale ha sulla salute delle persone.

Il programma prevede una serie di interventi finalizzati a migliorare l’ambiente e incrementare la funzionalità ecologica della Riserva e del sito Natura 2000. L’obiettivo principale è proteggere e ripristinare la biodiversità, ridurre l'inquinamento e sensibilizzare l’opinione pubblica sui benefici legati all'investimento nel capitale naturale, con ricadute positive per il benessere e la salute delle persone.

L’iniziativa nasce dall’esigenza di riqualificare un’area protetta recentemente istituita e oggi minacciata da abbandono illecito di rifiuti, presenza di specie vegetali esotiche invasive e intensa attività agricola. Tuttavia, la Riserva presenta grandi potenzialità ecologiche, ospitando una ricca biodiversità sia faunistica che vegetale.

Le azioni previste dal progetto si concentrano su importanti habitat di interesse comunitario, tra cui gli ambienti delle acque ferme, i fossi e i canali a lento corso e i boschi alluvionali di ontano nero e salice bianco. Gli interventi principali includono la rimozione dei rifiuti presenti, l’installazione di sistemi per prevenire nuovi abbandoni e la riqualificazione delle aree naturali mediante la lotta alle specie invasive e la piantumazione di piante autoctone per migliorare la qualità degli habitat.

Il primo intervento già realizzato ha riguardato la rimozione di oltre 9.000 kg di pneumatici abbandonati nella Riserva, un’operazione resa possibile grazie all’impegno del Parco, che ha sostenuto i costi di recupero e smaltimento in un impianto di riciclaggio nel Vercellese. Un traguardo significativo, atteso da tempo, per la comunità.

Sull’area liberata dai rifiuti verranno piantati alberi e arbusti autoctoni per ricreare un bosco igrofilo, capace di assorbire gli inquinanti attraverso tecniche innovative di fitorimediazione.

Il progetto culminerà con una mostra fotografica che documenterà il "prima e dopo" degli interventi, con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza della tutela ambientale.

Redazione

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