Sanità - 09 ottobre 2024, 17:47

Il NurSind Piemonte: "Importare infermieri dall'India non è la soluzione"

Netta presa di posizione del sindacato infermieristico, secondo cui il vero problema è la scarsa attrattività della professione

Il NurSind Piemonte, sindacato degli infermieri, esprime forti preoccupazioni riguardo alla proposta dell'assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, di importare infermieri dall'India per sopperire alla carenza di personale sanitario in Piemonte. L'idea, che prevederebbe anche accordi con Paesi del Sud America, emerge in un contesto in cui le strutture ospedaliere e i servizi sanitari locali sono in difficoltà, a causa della mancanza di infermieri. Tuttavia, secondo il NurSind, questa strategia non rappresenta una soluzione efficace al problema.

In vista dell'incontro programmato per il 17 ottobre, dedicato all'osservatorio regionale sul fabbisogno e le assunzioni di personale sanitario, il sindacato ha sollevato dubbi sull'efficacia delle politiche adottate fino ad ora. I dati relativi alle assunzioni, infatti, non sembrano incoraggianti, e gli obiettivi prefissati – già considerati insufficienti per coprire il reale fabbisogno di personale – non sono stati raggiunti. La preoccupazione principale è che, nonostante gli sforzi, non si stia facendo abbastanza per risolvere una situazione che rischia di compromettere la qualità dei servizi offerti.

Per il NurSind, l'importazione di infermieri dall'estero non può risolvere la crisi. Il vero problema, afferma il sindacato, è l'attrattività della professione infermieristica in Italia. Troppi giovani scelgono di non intraprendere questa carriera, mentre molti di quelli già formati decidono di emigrare o di passare al settore privato, in cerca di migliori condizioni economiche e di lavoro. Il ricorso a personale straniero, con meno aspettative salariali, potrebbe ridurre ulteriormente l'interesse dei giovani italiani per la professione, e potrebbe persino accelerare l'esodo di quelli che sono già in servizio.

Il sindacato denuncia anche una mancanza di investimenti reali per valorizzare la figura dell'infermiere nel sistema sanitario pubblico. Nonostante le promesse e le dichiarazioni di intenti, gli sforzi concreti per migliorare le condizioni di lavoro e i compensi per gli infermieri italiani sembrano ancora insufficienti. Il NurSind ritiene che il rischio, continuando su questa strada, sia che la professione infermieristica diventi sempre meno attrattiva, con conseguenze negative sulla qualità dell'assistenza sanitaria pubblica.

Redazione