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Diversi genitori di bimbi frequentanti la scuola elementare Rio Crosio sono "sul piede di guerra" per un cancello.
Dallo scorso anno, diverse classi, per i lavori a scuola, sono state trasferite all'Enofila e, da alcune segnalazioni di genitori, sembra che i circa 200 bambini siano costretti, in entrata e in uscita, a passare da un cancelletto che permette il passaggio di una sola persona alla volta. Problema che si riscontra maggiormente in uscita, quando si crea una sorta di "imbuto", considerando anche gli zaini e altro materiale, soprattutto nelle giornate di pioggia con l'ombrello che, se aperto, non passa.
A fianco del cancello pedonale (come si vede in foto), c'è quello dedicato alle auto che però, mentre in un primo tempo rimaneva spalancato negli orari di entrata e uscita, ora rimane chiuso e sembra che le telefonate e diverse mail dei genitori dallo scorso marzo non abbiano sortito alcun risultato tranne durante il nubifragio di mercoledì scorso in cui il cancello è stato aperto - pare dopo momenti concitati - per favorire il deflusso dei bambini.
"Si creano anche grandi pozzanghere con comprensibili disagi con 200 bambini ammucchiati - rimarcano alcuni genitori furenti -. L'ingresso avviene col contagocce e in uscita si crea un effetto imbuto perché tutti gli studenti che non utilizzano il servizio del pulmino messo a disposizione dal Comune e tutti gli accompagnatori che vengono a prenderli, si ritrovano a dover passare uno per volta dal cancellino".
"Ma - rimarca un altro genitore - l'aggravante si ha nel momento in cui piove perché dal cancello pedonale non passa un ombrello aperto e quindi se si deve passare occorre chiudere l'ombrello e si forma una pozza enorme per cui se si hanno le gambe lunghe, si riesce ad arrivare dall'altra parte, ma i bambini invece invece, tre volte su quattro, mettono i piedi nell'acqua perché altrimenti non entrano".
I genitori chiedono l'apertura del cancello dalla primavera scorsa ma sembra, dalle risposte ricevute, che sia stata smarrita una chiave per la quale occorre fare richiesta al Comune
