/ Cultura e tempo libero

Cultura e tempo libero | 07 ottobre 2024, 19:13

"Vittorio Alfieri? Era massone. Walt Disney si ispirò ad Asti" Il 24 ottobre un evento sui 300 anni di storia, simbolismo e denigrazione dei "liberi muratori"

Ad Astiss una conferenza per esplorare tre secoli di fratellanza massonica, organizzata direttamente dalla Gran Loggia d'Italia

Iniziazione massonica a Parigi nel 1745

Iniziazione massonica a Parigi nel 1745

Il Centro Sociologico Italiano di Asti ospiterà una conferenza intitolata "La Massoneria: 300 Anni di Fratellanza, Simbolismo e Denigrazione" il prossimo 24 ottobre 2024. L'evento, curato da Gianni Brugo, si terrà presso l'Aula Magna dell'Università ASTISS alle ore 21.

La conferenza promette di offrire uno sguardo approfondito sulla storia tricentenaria della Massoneria, esplorando i temi della fratellanza, del ricco simbolismo e delle controversie che hanno circondato questa antica istituzione.

L'iniziativa è patrocinata dalla Gran Loggia d'Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, un'organizzazione massonica con sede a Roma che segue il Rito Scozzese Antico e Accettato.

L'evento si presenta come un'opportunità unica per il pubblico di approfondire la conoscenza di questa organizzazione spesso avvolta nel mistero, offrendo una prospettiva storica e sociologica su tre secoli di attività massonica.

Signor Brugo, il 24 ottobre l'Università di Asti ospiterà una conferenza sulla massoneria. Può spiegarci più nel dettaglio di cosa si tratterà?

La conferenza, intitolata "La Massoneria: 300 Anni di Fratellanza, Simbolismo e Denigrazione", è organizzata dalla Gran Loggia d'Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori. Partiremo dalle origini antiche della massoneria, passando per il Medioevo, fino ad arrivare alla nascita della massoneria moderna nel 1717 a Londra, con la Costituzione di Anderson della prima Gran Loggia.

Quali temi specifici affronterete?

Toccheremo diversi argomenti di grande interesse. Parleremo dei rapporti, spesso altalenanti, con la Chiesa Cattolica, incluso un recente incontro significativo avvenuto all'Ambrosiana di Milano. Affronteremo il tema delle logge deviate, come la P2, che hanno contribuito a creare un'immagine distorta della massoneria. Spiegheremo la differenza tra la massoneria legittima, che è un'associazione perfettamente legale, e i gruppi che ne hanno abusato il nome.

 Ho sentito che ci saranno anche riferimenti alla storia locale di Asti. Può dirci qualcosa in merito?

Assolutamente. Abbiamo scoperto tre aspetti molto interessanti legati ad Asti. Il primo riguarda Vittorio Alfieri, che era massone iscritto a una loggia napoletana di origine austriaca. Quando Napoleone arrivò e la massoneria italiana si allineò più alla corrente francese, Alfieri, che era un fiero oppositore di Napoleone, si allontanò dalla massoneria. Parleremo anche una sua rima contro Napoleone e un'ode contro i massoni.

Il secondo elemento è la storia del forziere di Tapparelli d'Azeglio, che ha ispirato Walt Disney, massone anche lui, per un edificio nei suoi disegni. Questo palazzo astigiano del 1400 presenta dei mattoni disposti a formare simboli massonici, inclusi un compasso e un delta.

Infine, presenteremo un interessante articolo della Gazzetta d'Alba del 1889 riguardante la controversia sulla statua di Giordano Bruno a Campo de' Fiori a Roma.

 Questi sono dettagli affascinanti. Può dirci qualcosa sulla presenza attuale della massoneria ad Asti?

 Ad Asti sono presenti sia logge della Gran Loggia d'Italia, a cui appartengo, che del Grande Oriente d'Italia. Stimiamo che ci siano circa un centinaio di massoni attivi in città. Durante la conferenza, mostrerò una slide con dati sulla presenza massonica a livello mondiale, italiano, piemontese e astigiano.

 Qual è la peculiarità di questa conferenza rispetto ad altre sul tema?

 La particolarità sta nel fatto che è organizzata direttamente da un'obbedienza massonica, la Gran Loggia d'Italia, che è la seconda più grande in Italia. Inoltre, la nostra è un'obbedienza mista, che accoglie sia uomini che donne, a differenza del Grande Oriente che ammette solo uomini. Questa apertura ci permette di offrire una prospettiva più ampia e inclusiva sulla massoneria moderna.

Lei sembra essere un esperto in materia. Può dirci qualcosa di più sul suo background?

Mi occupo di storia della massoneria da diversi anni. Ho scritto un romanzo basato su storie della massoneria vercellese e tengo conferenze in varie parti del Piemonte e non solo. La mia ricerca si concentra spesso sulle realtà locali, cercando di portare alla luce aspetti poco noti della storia massonica nelle diverse città.

 Quali sono i suoi obiettivi principali per questa conferenza?

Il nostro scopo principale è offrire una visione obiettiva e completa della massoneria. Vogliamo sfatare miti e chiarire malintesi, mostrando la massoneria per quello che è: un'associazione con una lunga storia, che ha avuto i suoi alti e bassi, ma che continua a promuovere valori di fratellanza e crescita personale. Allo stesso tempo, non eviteremo di parlare degli aspetti più controversi, perché crediamo che solo attraverso una discussione aperta e onesta si possa veramente comprendere questa istituzione.

 

Alessandro Franco

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium