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Attualità | 06 ottobre 2024, 12:09

Emergenza abitativa ad Asti: i consiglieri chiedono una rivoluzione nelle politiche della casa

Proposto un tavolo permanente per affrontare le sfide abitative, con focus sull'accessibilità per persone con disabilità

Emergenza abitativa ad Asti:  i consiglieri chiedono una rivoluzione nelle politiche della casa

I consiglieri comunali di Asti Mario Malandrone, Mauro Bosia, Vittoria Briccarelloe Gianfranco Miroglio  hanno lanciato un appello per un cambio radicale nell'approccio alle politiche abitative della città. Nel loro comunicato, evidenziano tre criticità principali che affliggono il tessuto urbano astigiano.

"Troviamo almeno 3 situazioni tragiche da gestire," afferma il comunicato. In primo luogo, gli sfratti in Via Allende, dove "6 appartamenti disabitati rappresentano la macro-tematica del fatto che non siamo una città che ritiene che tutti abbiamo diritto di avere un tetto sopra la testa". Secondariamente, la questione degli affitti brevi turistici che causano "enormi difficoltà a studenti o lavoratori in cerca di affitti a prezzi consoni". Infine, "la difficoltà per persone con disabilità, o con specifiche necessità, nella ricerca di case e appartamenti accessibili dal punto di vista architettonico ed economico".

Per affrontare queste sfide, i consiglieri propongono "l'istituzione di un tavolo di lavoro permanente con il patrocinio e la supervisione dell'istituzione comunale che coinvolga tutti gli stakeholders che operano nell'ambito abitativo e nella gestione edilizia in genere". L'obiettivo è creare una rete che includa "agenzie immobiliari, ATC, ordine degli architetti, settore edilizio, sindacati, associazioni di persone con disabilità/fragilità".

Una delle proposte concrete è la creazione di "una piattaforma web specifica dove poter trovare proposte di affitto/vendita con una dettagliata descrizione delle tipologie di accessibilità". Questo strumento potrebbe facilitare l'incontro tra domanda e offerta nel mercato immobiliare, con particolare attenzione alle esigenze delle persone con disabilità.

I consiglieri pongono particolare enfasi sul Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA). "Vale la pena ricordare," sottolineano, "che i PEBA non sono solo delle mere adempienze legislative, bensì veri e propri progetti di accessibilità pubblica e privata nell'ottica di una visione di città che sia accessibile a tutti e a misura di bambino". Criticano l'approccio dell'amministrazione, definendolo "semplicistico", e chiedono un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nella sua realizzazione.

Il comunicato sottolinea la necessità di una collaborazione tra settore pubblico e privato, suggerendo "la possibilità di accesso a fondi europei per la messa in agibilità degli spazi". I consiglieri chiedono all'amministrazione, in particolare all'assessore competente, di agire "celermente e in modo propositivo" per facilitare l'autonomia abitativa delle persone con disabilità.

"L'autodeterminazione," concludono i consiglieri, "non passa da eventi spot dall'animo un po' retrò ma dalla possibilità di vivere una vita senza dipendere in toto da qualcun altro ovvero poter far cose tipo: affittarsi una casa, vivere in una casa in modo indipendente, muoversi liberamente per la città, avere una propria vita in sintesi".

I consiglieri si dicono pronti a collaborare con l'amministrazione per implementare queste proposte, sottolineando l'urgenza di un'azione concreta per affrontare l'emergenza abitativa ad Asti.

Alessandro Franco


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