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Cronaca | 04 ottobre 2024, 17:07

"Makka non deve più sentirsi sola": lanciata una raccolta fondi per aiutare la giovane che a Nizza, per difendere la madre, uccise il padre

L'idea è della consigliera comunale Elodi Artusio: "Ha sacrificato la sua coscienza e i suoi sogni". La prossima settimana inizia il processo

La casa nicese dove si è consumato il dramma di Makka e della sua famiglia

La casa nicese dove si è consumato il dramma di Makka e della sua famiglia

"Possiamo solo immaginare cosa abbia spinto Makka a quel gesto tremendo della scorsa primavera: anni di violenze, soprusi, paure. Eppure chi la conosce, ancora oggi non sa spiegarselo".

Makka... Un nome dolcissimo legato a una vicenda drammatica che segnerà per sempre la vita di una ragazza di 18 anni che, per difendere la madre, a marzo 2024, a Nizza Monferrato ha colpito a morte il padre Akhyad con un coltello da cucina.

La consigliera comunale con deleghe alle Politiche Giovanili del Comune di Nizza Monferrato, Elodi Artusio, giovane e dalle mille intraprendenze (QUI la sua storia raccontata da Orgoglio Astigiano), sta portando avanti una raccolta fondi su Gofundme, per aiutare la ragazza ad affrontare il processo che inizierà la prossima settimana.

Makka Sulaev, ora ospite di un professionista nicese, dopo la comunità protetta, è monitorata da un braccialetto elettronico e studia moltissimo. Studentessa del Pellati, segue le lezioni a distanza e si impegna per il suo futuro, in attesa del processo.

"Non trapelava nulla a scuola, né sul lavoro: sempre gentile, disponibile, impegnata. Mai un lamento, mai un accenno che potesse destare un sospetto - continua Elodi -. ll rimorso non riguarda soltanto lei: tutte le storie di violenza che continuamente sentiamo raccontare, tutte le campagne di sensibilizzazione sul tema, tutte le occasioni di dibattito che sicuramente sono arrivate anche a lei. Non sono serviti. Makka non ha chiesto aiuto, ha agito da sola per difendere la mamma e salvare la sua famiglia. Ma per farlo ha dovuto sacrificare la sua coscienza, i suoi sogni, la sua vita. Ora che l'attende un lungo e complesso procedimento legale dobbiamo tenderle la mano e aiutarla. Non è stato possibile farlo prima che succedesse ma ora possiamo garantirle il supporto necessario per affrontare il processo, contribuendo ad una raccolta fondi".

Come dicevamo, Makka si sta impegnando tanto con lo studio: "Ciò che desidera di più e che chiede in questo momento è continuare a studiare, per guardare avanti, per gettare un seme di futuro nel deserto che la circonda - sottolinea Elodi Artusio -. Ma Makka non deve più sentirsi sola".

Betty Martinelli

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