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Economia e lavoro | 29 settembre 2024, 07:27

Asti nella congiuntura economica piemontese: sfide e opportunità nel II trimestre 2024

La nostra provincia si colloca leggermente al di sotto della media regionale, con una flessione della produzione industriale del -1,5%

Asti nella congiuntura economica piemontese: sfide e opportunità nel II trimestre 2024

Nel panorama economico del Piemonte, caratterizzato da una generale flessione della produzione industriale nel secondo trimestre del 2024, Asti si trova ad affrontare sfide significative ma non priva di punti di forza. L'analisi condotta da Unioncamere Piemonte, in collaborazione con UniCredit e Intesa Sanpaolo, offre uno spaccato interessante della situazione economica della provincia astigiana nel contesto regionale.

Il Piemonte ha registrato una contrazione della produzione industriale dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Questo dato si inserisce in un contesto nazionale ed europeo di crescita debole, con il PIL italiano che ha segnato un modesto +0,2% e l'Eurozona un +0,3%. Asti si colloca leggermente al di sotto della media regionale, con una flessione della produzione industriale del -1,5%. Questo dato, pur non essendo il peggiore della regione, segnala comunque delle difficoltà per il tessuto produttivo locale.

Punti di forza e debolezze

1. Settore delle bevande: Un segnale positivo arriva dal comparto delle bevande, che ha registrato una crescita della produzione. Questo settore, tradizionalmente forte nell'astigiano, si conferma come un pilastro dell'economia locale.

2. Sfide per la metalmeccanica: Il settore metalmeccanico, importante per l'economia di Asti, ha mostrato segnali di difficoltà, contribuendo alla flessione complessiva.

3. Chimica e plastica in calo: Anche il settore della chimica e della plastica ha registrato una contrazione, aggiungendosi alle aree di preoccupazione per l'economia locale.

Le altre province

- Cuneo: Si distingue come l'unica provincia con una crescita significativa (+2,0%), trainata dai settori alimentare e metalmeccanico.
- Biella: Registra la performance peggiore (-4,9%), principalmente a causa delle difficoltà del settore tessile.
- Torino: La capitale regionale segna un -1,8%, influenzata negativamente dal settore dei mezzi di trasporto.

 Prospettive e opportunità

Nonostante le sfide, emergono opportunità per il rilancio economico di Asti e del Piemonte:

1. Transizione 5.0: Come sottolineato da Paola Garibotti di UniCredit, questa iniziativa offre alle imprese astigiane l'opportunità di investire in innovazione digitale ed ecologica.

2. Supporto finanziario: Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione delle imprese piemontesi 10 miliardi di euro, come evidenziato da Andrea Perusin, direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria.

3. Fondi Pnrr: Le imprese astigiane possono accedere ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per progetti di efficientamento e riduzione dei consumi energetici.

4. Contratti di Filiera: In Piemonte sono già stati attivati circa 90 contratti di filiera per un valore di oltre 10 milioni di euro, coinvolgendo 4.400 fornitori. Asti potrebbe beneficiare di questa tendenza, soprattutto nel settore delle bevande.

Asti si trova quindi di fronte a un momento di sfida economica, con alcuni settori in difficoltà ma anche con opportunità di crescita, soprattutto nel comparto delle bevande. La capacità di sfruttare le iniziative di supporto finanziario e di innovazione sarà cruciale per il rilancio dell'economia locale. Il presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia, sottolinea l'importanza di "adottare misure urgenti per sostenere le imprese e l'occupazione, facilitare gli investimenti e promuovere la crescita economica del nostro territorio". Per Asti, questo potrebbe significare puntare sui suoi punti di forza tradizionali, come il settore enologico, mentre si lavora per rinnovare e rafforzare i settori in difficoltà.

Redazione

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