Solidarietà - 26 settembre 2024, 11:15

Asti ha celebrato l'integrazione: voci e storie di italiani 'd'adozione'

Nell'ambito di uno degli appuntamenti del Festival dei Popoli 2024 si è discusso di migrazioni e inclusione

Ieri, mercoledì 25 settembre, presso il salone delle conferenze del CPIA, si è tenuta la conferenza “L’inte(g)razione vista dall’altro”, parte del Festival dei Popoli 2024 di Asti. L’evento ha visto la partecipazione di quattro italiani d’adozione: Mamadou Seck (moderatore e rappresentante della comunità senegalese astigiana), Deme Mbaye (presidente di ASIAP), Ami Kamara (comunità ivoriana) e Ousman Fanneh (presidente dell’Associazione Gambiani di Asti).

Dopo i saluti di Francesco Scalfari del CPIA, i protagonisti hanno discusso l’importanza dell’inclusione, sottolineando che i fenomeni migratori sono sempre esistiti e continueranno ad esistere. Investire sull’inclusione è fondamentale per migliorare la società ospitante. Sono stati affrontati temi come l’apprendimento della lingua, la conoscenza dei diritti e dei doveri, la ricerca di lavoro, il pagamento delle tasse, il diritto all’abitare e alla cura, e il rispetto dell’identità culturale dei migranti.

Fanneh ha ricordato che nel 2014, anno del suo arrivo in Italia, Asti non aveva una comunità gambiana organizzata, ma oggi, grazie a processi di interazione riusciti, la comunità è cresciuta. Ha evidenziato la necessità di una comunità aperta e accogliente e di normative che supportino i processi di inclusione. Spesso, i fallimenti sono dovuti alla mancanza di informazioni per i migranti su documenti, assistenza sanitaria e lavoro.

L’incontro si è concluso con la convinzione che l’unica strada possibile sia l’impegno di tutti per costruire processi di inclusione vincenti.

Redazione