Attualità - 13 settembre 2024, 07:12

Il Pd Piemonte chiede il riconoscimento dello ius scholae

Il Consigliere Regionale Fabio Isnardi è tra i firmatari, insieme alla capogruppo Gianna Pentenero, di un ordine del giorno

Fabio Isnardi (Merphefoto)

Il Partito Democratico in Piemonte si fa promotore di un'importante iniziativa legislativa: il riconoscimento dello ius scholae come requisito per l'ottenimento della cittadinanza italiana. Il Consigliere Regionale Fabio Isnardi e la Capogruppo Gianna Pentenero hanno presentato un ordine del giorno che sollecita l'adozione di questa misura, definendola una "battaglia di civiltà".

Lo ius scholae prevede la concessione della cittadinanza italiana ai giovani stranieri che abbiano frequentato regolarmente almeno cinque anni di scuola nel nostro Paese. Secondo Isnardi e Pentenero, questa misura "non è una questione ideologica", ma piuttosto un modo per "riallineare il diritto con la società e favorire l'integrazione".

 I numeri in Piemonte

 

L'iniziativa riguarda direttamente oltre 66.000 bambini e ragazzi in Piemonte, che rappresentano il 14% della popolazione scolastica regionale. Questi studenti, pur frequentando le scuole italiane, non possiedono attualmente la cittadinanza.

I promotori dell'ordine del giorno si rivolgono direttamente al Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che in passato si è espresso favorevolmente sullo ius scholae. "Se davvero è convinto che sia 'giusto', 'utile', 'strumento di integrazione' e 'investimento economico'", affermano Pentenero e Isnardi, "allora siamo certi che il presidente Cirio non avrà difficoltà a firmare il documento". 

I dettagli della proposta

 

Lo ius scholae si applicherebbe ai giovani nati in Italia o arrivati prima dei 12 anni, che abbiano risieduto legalmente e frequentato almeno 5 anni di scuola nel Paese. La domanda di cittadinanza dovrebbe essere presentata prima del 18° compleanno da un genitore legalmente residente, o entro due anni dalla maggiore età dall'interessato stesso.

Pentenero e Isnardi vedono questa proposta come un "significativo passo in avanti" verso un futuro riconoscimento più ampio della cittadinanza, pur ammettendo che l'obiettivo finale rimane lo ius soli. "Iniziamo a riconoscere almeno questo", dichiarano, sottolineando come lo ius scholae possa rappresentare un terreno di convergenza politica.

Per alimentare la discussione su questo tema, il Partito Democratico di Asti e provincia ha organizzato un evento dedicato allo ius soli e allo ius scholae, in programma per il 19 settembre presso il Circolo San Paolo di Canelli.

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.