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Solidarietà | 11 settembre 2024, 19:35

Migrazione e interculturalità saranno i temi portanti del "Festival dei Popoli" [GALLERIA FOTOGRAFICA]

La manifestazione, giunta alla terza edizione è in programma ad Asti dal 21 settembre al 6 ottobre

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Galleria fotografica a cura di Merfephoto - Efrem Zanchettin

Nel corso di un incontro con la stampa locale svoltosi presso il Vescovado, il vescovo di Asti monsignor Marco Prastaro e i responsabili dell'Ufficio Diocesano Migrantes hanno illustrato gli elementi cardine della terza edizione del Festival dei Popoli, che si terrà ad Asti dal 21 settembre al 6 ottobre 2024, estendendo la sua durata per offrire nuove opportunità di dialogo sui temi della migrazione e dell'interculturalità. L'evento, che quest'anno abbraccia il tema "Accogliere sogni e seminare giustizia", mira a sensibilizzare il pubblico su questioni legate all'accoglienza dei migranti e alla lotta contro le ingiustizie, in particolare lo sfruttamento lavorativo, come il caporalato.

Organizzato dall’Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi di Asti, il festival vede la partecipazione di circa venti enti, associazioni del terzo settore e comunità etniche della zona, tutti coinvolti in un lavoro sinergico per proporre un programma ricco e variegato. Le attività, che includono conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri, spettacoli musicali e teatrali, saranno guidate da esperti che analizzeranno la migrazione anche in chiave locale. Non mancheranno riflessioni sulle recenti problematiche dell'astigiano, dove il settore agroalimentare ha visto episodi di sfruttamento di lavoratori stranieri, spesso intrappolati in un sistema di accoglienza sempre più messo sotto pressione da politiche restrittive. Monsignor Prastaro ha sottolineato come il Festival offra un'occasione unica per riflettere su un tema oggi così divisivo: "Vogliamo ragionare, pensare, guardarlo negli occhi per quello che è, confrontandoci con i dati della realtà".

L'edizione di quest'anno si distingue per il ruolo sempre più attivo delle comunità etniche, protagoniste di diversi eventi. Tra questi, la camminata etnogastronomica "Eat&Walk" e una serie di incontri che affronteranno temi come femminismi, migrazioni e colonialismo in America Latina. Ci sarà spazio anche per scoprire la cultura della Nigeria e discutere delle sfide del concetto di integrazione. Un’importante collaborazione con la “Scuola di dialogo 2024/2025: Migrazioni e società” permetterà inoltre di approfondire il legame tra cambiamenti climatici e migrazioni forzate.

Non mancheranno momenti di convivialità, come la "Corsa dei Popoli" che inaugurerà la manifestazione, il tradizionale "Corteo dei Popoli", che celebra la multiculturalità locale, e "La Tavola dei Popoli", una cena multietnica pensata per promuovere legami di fratellanza e dialogo interculturale. Monsignor Prastaro ha voluto inoltre sottolineare alcune preoccupazioni relative al contesto attuale: "L'Europa sta portando avanti un'idea molto precisa sulle migrazioni, cercando di esternalizzare le frontiere per tenere le persone il più lontano possibile".

Il Festival dei Popoli si inserisce così in un periodo culturalmente intenso per la città di Asti, creando uno spazio di riflessione e incontro tra le tradizioni locali e quelle delle comunità migranti, stimolando una visione più ampia sul fenomeno migratorio e sul tipo di società che si intende costruire.

Per maggiori informazioni, è possibile scrivere a migrantes.asti@gmail.com o consultare il programma completo all'indirizzo https://migrantes.diocesiasti.it.

Redazione

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