Cultura e tempo libero - 04 settembre 2024, 19:06

A riveder le stelle: Montechiaro d'Asti tra astronomia e arte romanica

La festa patronale si arricchisce con serate di osservazione astronomica e visite guidate al patrimonio storico locale

Nell'ambito della festa patronale di Montechiaro d'Asti, continuano gli appuntamenti culturali che combinano la passione per l'astronomia con la ricchezza del patrimonio artistico locale. Il programma prevede due eventi di grande interesse per residenti e visitatori.

Sabato 14 settembre, gli astrofili del GAA (Gruppo Astrofili Astigiani) invitano gli appassionati a partecipare all'iniziativa "A Riveder le Stelle". L'evento si svolgerà nello scenario suggestivo della chiesa di San Nazario e includerà un'apericena, creando un'atmosfera conviviale per l'osservazione del cielo notturno.

Il giorno successivo, domenica 15 settembre, il FAI Giovani - delegazione di Asti - organizzerà un tour alla scoperta del romanico astigiano. Il percorso si concentrerà su due gioielli architettonici di Montechiaro d'Asti: la chiesa di San Nazario e la pieve di Santa Maria Assunta.

La chiesa di San Nazario, risalente al 1200, è considerata uno dei monumenti più significativi del romanico astigiano. La sua unicità risiede nella combinazione di pietra arenaria e mattoni, che crea un vivace alternarsi di colori. I disegni geometrici a fasce, scacchi e triangoli, composti con estrema precisione, rendono questo edificio un vero e proprio "unicum" del territorio.

La pieve di Santa Maria Assunta vanta invece una storia ancora più antica. Citata già nel 907 da Papa Sergio III come pieve dell'abitato, fu la chiesa parrocchiale principale prima della fondazione di Montechiaro. L'area circostante ha svolto la funzione di cimitero fino al 1894, sottolineando l'importanza storica e sociale di questo luogo sacro.

Questi eventi offrono un'opportunità unica per ammirare le bellezze celesti e terrestri di Montechiaro d'Asti, combinando la magia dell'osservazione astronomica con la scoperta del ricco patrimonio romanico del territorio.

Redazione