Economia e lavoro - 01 settembre 2024, 14:46

Certificati di malattia in lieve aumento nel primo semestre 2024

L'Inps rileva un incremento dell'1,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, con significative variazioni tra i trimestri

Nel primo semestre del 2024, l'Inps ha registrato un lieve aumento dei certificati di malattia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. 

Complessivamente, sono stati emessi 15,7 milioni di certificati, con un incremento dell'1,3% rispetto al 2023. Di questi, 11,8 milioni (75,5%) provengono dal settore privato.

L'analisi trimestrale rivela tendenze contrastanti. Il primo trimestre del 2024 ha visto una diminuzione del 3,7% nei certificati rispetto allo stesso periodo del 2023, con 8,7 milioni di certificati emessi contro i 9 milioni dell'anno precedente. Al contrario, il secondo trimestre ha registrato un notevole aumento dell'8,3%, con quasi 7 milioni di certificati rispetto ai 6,4 milioni del secondo trimestre 2023.

La distribuzione geografica dei dati mostra variazioni interessanti. Nel primo trimestre, la diminuzione dei certificati è stata più marcata nel Nord Italia (-4,4%) rispetto al Centro (-3,5%) e al Sud (-2,5%). Le donne hanno registrato una diminuzione maggiore (-4,4%), e la fascia d'età tra i 30 e i 49 anni ha visto il calo più significativo (-6,6%).

Nel secondo trimestre, l'aumento dei certificati è stato più uniforme tra Centro e Nord (rispettivamente +9,7% e +9,2%), mentre il Sud ha registrato un incremento più contenuto (+5,8%). L'aumento è stato più pronunciato tra le donne (+9,3%) e i giovani fino a 29 anni (+13,2%).

Per quanto riguarda la durata media delle malattie, si è osservata una leggera diminuzione. Nel settore privato, la media è passata da 4,8 a 4,7 giorni nel primo trimestre e da 5,0 a 4,9 giorni nel secondo trimestre. Nel settore pubblico, la durata media è rimasta stabile a 4,2 giorni nel primo trimestre, mentre è scesa da 4,5 a 4,4 giorni nel secondo.

L'Inps ha anche fornito dati sulle visite fiscali, evidenziando una significativa diminuzione nel numero di controlli effettuati. Nel primo trimestre 2024, sono state effettuate circa 230.000 visite, con un calo del 29% rispetto all'anno precedente. Il secondo trimestre ha visto un ulteriore calo del 32,4%, con circa 208.000 visite effettuate.

Nonostante la diminuzione dei controlli, il tasso di idoneità (che indica la percentuale di lavoratori riconosciuti idonei a riprendere l'attività lavorativa) ha mostrato variazioni minori. Nel settore privato, si è registrato un leggero calo, mentre per i lavoratori del Polo unico (settore pubblico) si è osservato un incremento, particolarmente evidente per le visite disposte d'ufficio.

Questi dati offrono uno spaccato interessante sulle tendenze in materia di certificati di malattia e controlli fiscali in Italia, riflettendo possibili cambiamenti nelle dinamiche lavorative e nelle politiche di gestione delle assenze per malattia.

Redazione