Palio - 29 agosto 2024, 11:37

A Montechiaro cresce l'attesa per il ritorno al Palio di Asti dopo due anni

I colori biancocelesti saranno difesi da Fabio "Bino" Ferrero in groppa a “Chentu a S’ora” ("cento all'ora")

Ieri sera, Montechiaro d’Asti ha ospitato un evento paliesco atteso con grande entusiasmo dalla comunità locale. Dopo due anni di assenza, la rettrice Maria Grazia Cerruti ha richiesto al sindaco di Montechiaro, Maurizio Marcanzin, il permesso di partecipare al Palio di Asti. Come da tradizione, la licenza è stata concessa sotto la protezione di San Bernardo.

Durante la stessa serata, il fantino bianco celeste Fabio Ferrero è stato ufficialmente battezzato dal Comitato Palio con il soprannome di “Bino”. Questo soprannome ha un significato speciale per Fabio, poiché deriva dal nome del nonno Albino, che gli ha trasmesso la passione per i cavalli. Albino era un membro della commissione corsa nel 1981, anno in cui Montechiaro vinse il suo primo Palio. Fabio ha trasformato questa passione in una carriera, e non ha mai nascosto le emozioni che prova nel partecipare a questa storica competizione.

In una breve intervista, Fabio ha dichiarato: “Era da quando ero piccolo che seguivo i cavalli della sfilata dell’anteprima. Essere lì in piazza sopra il cavallo a difendere i colori del comune a cui sono legato maggiormente mi rende molto orgoglioso e felice”.

Fabio ha anche parlato del suo cavallo, chiamato “Chentu a S’ora”, che in dialetto sardo significa “cento all’ora”. Il cavallo ha superato le visite mediche presso il centro equestre, e Fabio ha deciso di puntare tutto su di lui, senza avere un cavallo di riserva.

Infine, Fabio ha espresso il suo profondo legame con Montechiaro, il paese dove è nato e cresciuto, descrivendo il tutto come un “cocktail di emozioni, orgoglio e determinazione” in vista della gara di domenica, nel corso della quale spera di ottenere la migliore prestazione possibile.

Redazione