Attualità - 16 agosto 2024, 06:55

Viaggio nel canile di Asti: "Cambia la tipologia degli animali ospitati, purtroppo molti vengono qui a disfarsi del proprio animale" [VIDEOREPORTAGE E FOTO]

Con 70 cani e diversi gatti, la struttura gestita da Aza (Associazione Zoofila Astigiana) si trova davanti a sfide sempre più complesse

Le immagini del reportage nel canile di Asti (Merphefoto)

Il sole cocente di agosto, nonostante l'orario quasi serale,  batte implacabile su canile di Asti, creando un'atmosfera quasi surreale. L'aria è densa, carica di umidità e di un miscuglio di odori: il profumo dell'erba si mescola all'inconfondibile aroma canino. Mentre si cammina, il caldo sembra amplificare ogni suono: l'abbaiare eccitato dei cani, il tintinnio delle ciotole, il fruscio delle foglie mosse da una brezza occasionale.

Le volontarie che ci accompagnano in questo sudato viaggio  si muovono con determinazione da un box all'altro. Il loro passo è rapido, i gesti sono quello di chi conosce alla perfezione i propri ospiti; il loro sguardo è quello di chi vive gran parte del proprio tempo libero cercando di aiutare questi animali, che nonostante abbiano avuto un passato travagliato, riescono a trovare qui dentro l'amore e la serenità che spesso gli è mancata nella vita precedente.

In questo scenario, dove il caldo sembra rallentare il tempo, si percepisce una strana miscela di emozioni: la fatica fisica si intreccia con la soddisfazione di fare qualcosa di importante, la tristezza per le storie di abbandono si fonde con la speranza di nuove adozioni. Camminare in un canile in una giornata come questa non è solo un'esperienza giornalistica, ma un viaggio emotivo che tocca le corde più profonde dell'animo umano.

Il canile municipale di Asti si trova ad affrontare nuove sfide in un panorama in rapida evoluzione nel mondo della tutela degli animali: Con circa 70 cani e alcuni gatti ospitati tra il rifugio principale e l'area sanitaria, la struttura sta vivendo un cambiamento significativo nella tipologia di animali accolti e nelle ragioni del loro arrivo.

Le volontarie Alessia, Lara, Alice, Francesca e Francesca, ci accolgono durante la nostra visita al canile, dandoci un quadro dettagliato della situazione attuale. "Negli ultimi anni", spiegano, "abbiamo assistito a un aumento delle rinunce di proprietà, mentre sono diminuiti i casi di cani vaganti trovati sul territorio". Questo trend riflette un cambiamento sociale preoccupante, con sempre più proprietari che decidono di abbandonare i propri animali per motivi spesso considerati futili.

La struttura è composta da una costruzione centrale dotata di ambulatori, uffici, sale di ricovero riscaldate, da un canile sanitario, dove vengono inizialmente ricoverati in osservazione i cani vaganti (o randagi) catturati, e dal canile rifugio, dove i cani, passato il periodo dei controlli sanitari, vengono successivamente ricoverati.

Il canile rifugio dispone di 40 ampi box in cemento, di un prefabbricato con 20 box singoli e di tre aree di sgambamento. Da diversi anni il canile di Asti viene gestito dall’associazione di volontariato Aza (Associazione Zoofila Astigiana).

Tanti padroni impreparati nel gestore il proprio cane

 

Tra le ragioni più comuni citate per l'abbandono ci sono  "le allergie dei bambini, problemi di salute dei proprietari, la perdita di un familiare o semplicemente la realizzazione che il cane non corrisponde alle aspettative iniziali". Un fenomeno particolarmente allarmante è quello delle "adozioni a scatola chiusa", dove le persone adottano cani da altre regioni senza conoscerli, trovandosi poi impreparate a gestire eventuali problemi comportamentali.

Il canile sta anche affrontando un cambiamento nella tipologia di cani ospitati. "Una volta si parlava del classico cane da pagliaio", ricordano le volontarie, "ora abbiamo sempre più cani meticci di razze impegnative come pastori tedeschi, pitbull, dogo argentino o cane corso". Questa evoluzione richiede una gestione più complessa e una maggiore responsabilità da parte dei potenziali adottanti.

Per far fronte a queste sfide, il canile ha implementato un rigoroso processo di screening per le adozioni. "Cerchiamo sempre la giusta combinazione tra conduttore e cane", sottolineano le volontarie, enfatizzando l'importanza di un connubio appropriato per garantire il successo dell'adozione.

La gestione finanziaria del canile è un altro aspetto critico. Con il budget annuale, fornito in parte dal comune, spesso la struttura fatica a coprire tutte le spese necessarie. Oltre al mantenimento quotidiano, infatti, il canile si fa carico di interventi veterinari costosi e talvolta imprevisti. Per colmare il divario finanziario, l'Aza si affida a donazioni, eventi di beneficenza e iniziative come l'adozione a distanza dei box.

Il cuore pulsante del canile rimane il corpo di volontari, con solo due dipendenti stipendiati. "E' un'attività molto impegnativa - ci spiegano -  non solo si occupano della cura quotidiana degli animali, ma si impegnano anche in attività come i sopralluoghi pre-adozione e il trasporto dei cani adottati, talvolta anche fuori regione".

E mentre le volontarie ci spiegano queste cose, al canile arriva una telefonata per avvisare di alcuni mici abbandonati. Insomma, anche in pieno agosto le segnalazioni e i casi di cui prendersi cura non mancano. 

Il canile di Asti si trova ad affrontare sfide sempre più complesse, riflettendo cambiamenti sociali più ampi nel rapporto tra umani e animali domestici. Nonostante le difficoltà, l'impegno e la passione dei volontari continuano a fare la differenza, offrendo speranza e una seconda possibilità a decine di cani ogni anno.

Videoreportage

L'appello per Mirka

L'appello per Yosef

L'appello del "cuore"

Come aiutare

L'aiuto al canile può essere fondamentale e può essere fornito in diversi modi:

  • Effettuare una donazione sul conto corrente del canile: IBAN IT85 G 08530 10300 000000060640
  • Fare donazioni una tantum (offerta libera) direttamente al canile, dove verrà rilasciata una ricevuta, oppure presso lo stand del canile durante il mercatino sotto i portici Anfossi
  • Fornire beni di prima necessità quali:
    • Pane secco
    • Scatolette e croccantini per cani
    • Coperte
    • Scope
    • Detersivo per piatti
    • Candeggina
    • Sacchi neri per immondizia 80x110 cm
    • Collari
    • Guinzagli
  • Adottare un "box" con una spesa di 13 euro mensili, contribuendo così al sostentamento dei cani presenti in quel box

Questi contributi aiutano il canile a sostenere le spese e a prendersi cura degli animali ospitati.