Attualità - 15 agosto 2024, 19:06

Aspettando il Palio: San Secondo. "Un rione che lavora tutto l'anno per animare e coinvolgere il proprio territorio"

Nuova rettrice per i biancorossi e fiducia confermata nel fantino Valter Pusceddu

Merphefoto

Fiducia confermata per il fantino Valter Pusceddu "Bighino" da parte del rione  San Secondo, quest'anno guidato dalla nuova rettrice Federica Clerici. "Il Rione è al lavoro da tutto l'anno e durante questi mesi abbiamo portato avanti tanti eventi e iniziative soprattutto per avvicinare sempre più giovani alla nostra realtà - afferma - quasi tutte le nostre commissioni di lavoro sono gestite da responsabili giovani, alcuni alla loro prima esperienza, o da componenti che stanno imparando dai più grandi come portare avanti nei suoi vari ambiti questa nostra bellissima tradizione. Ormai stiamo entrando nel vivo: le vie sono state imbandierate, i cortei stanno ultimando i lavori per le sfilate, il nostro ormai storico editoriale "La Raldo" è in stampa e pronto per essere consegnato in tutto il rione". 

"Anche per il 2024 abbiamo deciso di riporre la nostra fiducia in Valter Pusceddu, che ci ha accompagnato negli ultimi  due anni. Valter, fantino d'esperienza, ha nella sua scuderia ottimi soggetti che ci fanno ben sperare di poter arrivare preparati nel migliore dei modi anche a questo Palio. 
La commissione corsa del Rione è come sempre pronta e dopo il quarto posto del 2023, speriamo sicuramente di mantenere la finale e perché no, di migliorarci".  

La rettrice spiega come il lavoro che il Rione del Santo svolge tutto l'anno per coinvolgere e animare il territorio: "Cerchiamo di coinvolgere tutti il più possibile, anche i commercianti invogliandoli a creare vetrine dedicate al nostro Palio e ovviamente con i nostri colori. La nostra settimana del Palio inizierà da sabato 24 con la classica Cena della Pagnotta, per ricordarci le origini della nostra rivalità con Tanaro, proseguirà poi tutta la settimana successiva con tanti eventi e appuntamenti diversi ogni sera, passando da un nuovissimo street food siciliano a un ormai apprezzato cenino dei bambini che fa il tutto esaurito su Corso Alfieri davanti alla nostra sede, fino ad arrivare a sabato sera alla nostra cena Propiziatoria in Piazza San Secondo davanti alla Collegiata, uno spettacolo suggestivo da vedere e vivere.
Speriamo di avere, ormai come gli ultimi anni, una conferma di presenze di coloro che hanno imparato ad amare il nostro Palio, con l'augurio che sempre più persone lo scoprano e se ne innamorino"

La settimana del Palio

 

Il tema di sfilata

 

La condizione femminile nel Medioevo. Nozioni sui costumi attraverso gli Statuti di Asti 

Nella società medievale, mentre l’uomo si dedicava prevalentemente ad attività lavorative esterne e a incarichi pubblici, alla donna spettava il governo della famiglia e della casa a meno che non prendesse il velo. A differenza dell’uomo, le donne di solito non sono descritte facendo riferimento a specifiche attività, ma dalla loro condizione coniugale. Una importante funzione, di garanzia per la donna e di sostegno per l’economica famigliare, era costituita dalla dote; si trattava di un «tesoretto» personale della donna e, a seconda della condizione sociale, cambiava anche l’entità della dote. Le famiglie più umili offrivano una dote formata da lenzuola, asciugamani, oggetti d’arredo; le famiglie più ricche invece assicuravano alla sposa terre, gioielli, grandi quantità di denaro e tessuti preziosi. Nel corteo sfilano dapprima le fanciulle, quindi le spose di diverso ceto sociale che portano la propria dote, le religiose, le vedove e, per ultime, le meretrici. Si apprende attraverso gli Statuti di Asti, raccolti nel cosiddetto Codice Catenato, che queste ultime non potevano portare sulle vesti, sulla schiena o sul capo oggetti d’oro o d’argento o panni di seta o pellicce di Vaio pena la sanzione di 60 soldi astesi.

Efrem Zanchettin